Nell’incontro tenutosi il 28 maggio 2015, l’avv. Ettore Sbandi ha seguito un round riepilogativo sullo stato dell’arte della disciplina doganale, rispondendo alle domande libere poste dalla platea. Presso la prestigiosa sede della Blend Tower di Milano, l’incontro full day ha infatti offerto agli operatori delle spedizioni internazionali la possibilità di un confronto con il consulente, senza limiti di tempo o di materia.
Insieme, il gruppo di lavoro ha così avuto modo di approfondire le questioni, da quelle annose, alle più attuali, che impegnano le aziende che si occupano di scambi merci da e per l’UE. Si è affrontato il tema della valorizzazione doganale delle merci, sia in termini generali, sia con focus speciali; nel dettaglio, sono stati affrontati i temi relativi alla definizione del valore di fattura, all’invio di samples e di fatture proforma, oppure ancora degli elementi che compongono il valore doganale della merce. Su tutti, il caso particolare delle royalties è stato affrontato sulla base di nuove ed interessanti prospettive, con particolare riguardo al tema dell’imposta sul valore aggiunto.
Grande interesse è stato altresì dimostrato dal tema del valore doganale delle merci nelle ipotesi di scambi tra soggetti legati, in particolare quando i gruppi multinazionali adottano politiche di transfer pricing, uno dei temi più attuali nel panorama della moderna tecnica doganale. Ancora, focus speciali sono stati dedicati all’origine delle merci, ai certificati di circolazione ed al loro rilascio a posteriori, nonché alla tutela dell’affidamento dell’importatore nei casi di moduli d’origine rivelatisi falsi o non corretti. Il tema della documentazione d’origine, in importazione e in esportaizone ha suscitato speciale interesse, mostrandosi ancora un punto centrale per la competitività globale delle aziende italiane.
Connesso a tale tema, anche la marcatura, l’etichettatura e l’attribuzione del made in Italy sono temi che continuano a stimolare confronto e interesse, sia per le difficoltà applicative delle frastagliate norme di settore, sia per le ultime novità giurisprudenziali. Di più, sono stati affrontati anche i profili relativi alle (aggravate) sanzioni doganali, con in primis il tema dell’origine, della continuazione e della disciplina delle dichiarazioni frammentate in più singoli o articoli. In chiusura, il tema dei depositi Iva, immancabile, ha suscitato interesse profondo, soprattutto alla luce della sentenza Equoland della Corte di Giustizia UE, nelle modalità recepite dall’Agenzia delle Dogane e dall’Agenzia delle Entrate, nonché nelle possibilità di estensione anche a settori di imposta ulteriori al mero tema dei depositi; è il caso, ad esempio, dei servizi che concorrono alla formazione del valore doganale (es. royalties), sempre a rischio di duplicazione di imposta e di lesione del principio di neutralità dell’Iva.
In definitiva, si è trattato di una giornata che ha profondamente soddisfatto i partecipanti e che in futuro verrà pianificata di nuovo, ponendosi come uno degli appuntamenti di punta del già ricco calendario di eventi organizzato dal dipartimento Cultura e Formazione di Assologistica. In concreto, il round di confronto ha permesso agli operatori del settore di risolvere e affrontare piccole e grandi criticità quotidiane con l’aiuto di un esperto della materia, a disposizione senza barriere per rispondere ai quesiti posti dalle aziende: in sostanza, un nuovo modo, interattivo, di fare formazione, partendo dal basso, dagli esempi concreti e dai documenti presentati dalle imprese, non più frontale, ma paritaria, un’opportunità per crescere con il confronto.
A cura di Ettore Sbandi
Chi è l'Autore
Ettore Sbandi è avvocato iscritto all'albo tenuto dal Consiglio dell'Ordine di Roma. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi Roma Tre e già appartenente all'amministrazione finanziaria nel periodo 2006-2010, è abilitato all'esercizio della professione di avvocato e di doganalista. Ha frequentato master e corsi specialistici in materia di dogane e Iva, organizzati, tra gli altri, da primari istituti di formazione quali la Business School de "Il Sole 24 Ore" e l'Università Cattolica di Milano. Ha iniziato a collaborare con lo Studio Santacroce nel 2011 e si occupa prevalentemente di diritto doganale, svolgendo attività di consulenza specifica e di contenzioso tributario. Partecipa come relatore a convegni e corsi di formazione ed è autore di pubblicazioni e articoli per riviste giuridiche ed economiche.