13/02/2015
Nasce a Castel San Giovanni (Piacenza) la nuova piattaforma Leroy Merlin che si svilupperà all’interno del parco logistico da oltre 1,3 milioni di mq, situato alle porte di Milano. Il deposito diventerà operativo entro inizio 2016 e avrà una superficie calpestabile di 90.000 mq, di cui 15.000 mq di soppalco. Sarà, inoltre, un deposito altamente tecnologico, grazie all’alto livello di automatizzazione, alla totale illuminazione a LED, all’isolamento termico e al sistema BMS (Building Management System) per il controllo automatizzato delle aree di lavoro a livello di illuminazione, ventilazione e sicurezza.
Collegato direttamente all’autostrada Torino - Brescia a pochi chilometri da Piacenza e dall’A1, il deposito sarà più baricentrico e vicino a negozi e fornitori Leroy Merlin, e in grado di adattarsi alle esigenze di crescita cross canale che potranno emergere nel futuro.
Il centro rispetterà tutte le condizioni di sicurezza richieste dal gruppo Adeo e dal gruppo assicurativo Axa; avrà la certificazione Breeam (BRE Environmental Assessment Method), il primo e più diffuso protocollo di valutazione ambientale al mondo, che stabilisce lo standard di bioedilizia di più alta qualità.
Si tratta di un’iniziativa che rafforza la strategia aziendale nell’ambito dello sviluppo ecosostenibile. Per contribuire alla compensazione delle emissioni di CO2, verranno infatti piantumati oltre 500 pioppi e inserito un centro apicolture per la produzione di miele. Non è tutto, anche i 5.000 collaboratori di Leroy Merlin saranno avvantaggiati dal nuovo polo logistico: saranno infatti realizzate sale collezioni, sale esposizioni e aule di formazioni dedicate a tutti loro.
Nella realizzazione della struttura, Leroy Merlin è stata accompagnata da Vailog e Gazley, due gruppi leader a livello europeo per lo sviluppo di siti immobiliari industriali che, per l’occasione, hanno collaborato e affidato parte dei lavori a E2K, società di ingegneria leader di settore in Italia. La gestione sarà poi affidata a un operatore logistico che coordinerà le cooperative e che garantiranno la manodopera necessaria, prevista fino a 150 persone nei periodi di picco.
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