13/03/2019
A partire dal 1980, i tre piani particolareggiati esecutivi (PPE), l'ultimo dei quali verrà completato entro il 2021, hanno dato vita a un'infrastruttura interportuale tra le più estese in Europa e meglio integrate nel tessuto economico circostante nel nostro Paese.
Anche negli anni più difficili della crisi del 2008, l'Interporto di Bologna ha continuato a crescere in metri quadri di magazzini e in numero di imprese insediate, registrando un incremento dell'occupazione che, nel 2019, sfiora le 5.000 unità.
In particolare, nel triennio 2016-2018, il settore immobiliare ha mostrato un'elevata espansione, a testimonianza di una notevole capacità di attrazione del territorio bolognese nel settore della logistica.
Il terzo PPE, la cui costruzione è iniziata nel 2016, ha visto l'ampliamento di realtà già presenti in Interporto come pure l'arrivo di nuovi insediamenti, per un totale di ulteriori 140.000 metri quadri di superficie coperta.
Tra questi, Schenker Italiana e Logista si sono allargati e hanno costruito nuovi magazzini, mentre SDA e Jaguar Land Rover si sono insediate con nuove piattaforme altamente tecnologiche.
Prologis e Vailog, i due sviluppatori immobiliari che operano in Interporto, stanno inoltre realizzando nuovi magazzini che saranno successivamente occupati seguendo gli sviluppi del mercato.
L'interporto bolognese ha registrato un incremento dell'occupazione che, nel 2019, sfiora le 5.000 unità
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