08/09/2015

Verona, i piani dell'interporto Quadrante Europa

L’interporto Quadrante Europa di Verona si estende su una superficie di 2,5 milioni di mq con una espansione futura fino a 4,2 milioni di mq, è un’eccellenza nel campo della logistica, al centro di un’efficiente rete di trasporto internazionale che verte sul valico del Brennero. I volumi movimentati nell’interporto di Verona parlano chiaro: nel 2014, via treno sono transitati 700.599 teu (unità di misura del trasporto su container, equivalente a circa 40 metri cubi) di merci e 162.162 tonnellate di automobili nuove, ovvero decine di migliaia di veicoli. Tutto ciò considerando la sola destinazione estero. Complessivamente, dal 2010 ad oggi, il traffico su rotaia dell’interporto è rimasto stabilmente sopra i 12mila convogli annui, considerando arrivi e partenze. Nel 2014 si è anche superata la soglia “record" dei 14mila convogli, con una previsione di replica nell’anno in corso. L’intermodalità al Quadrante Europa è supportata da 17 binari per lo scarico e il carico delle merci, oltre 30 binari di appoggio, impianti gruistici automatici corredati di mezzi manuali e piazzali dedicati allo stoccaggio per oltre centomila metri quadrati riservati ai semirimorchi, alle casse mobili e alle cisterne. L’interporto può garantire così alti livelli di scambio transnazionale e particolarmente significativo è il dato sulla destinazioni delle merci che passano per Quadrante Europa: oltre il 75 per cento dei convogli ferroviari viaggia sulla direttrice per la Germania (Baviera e Colonia le principali aree di destinazione e provenienza), mentre l’Italia, insieme ai Paesi Bassi, si colloca al secondo posto ma ben distante, con il 6,7 per cento. Percentuali che sottolineano quali sono i mercati di riferimento dei partner strategici dell’interporto e il ruolo di Quadrante Europa nella rete di trasporto continentale e a cui va aggiunto che il 98,15 % del traffico intermodale settimanale passa lungo la direttrice nord-sud, attraverso il valico del Brennero. L’Italia sta attraversando una fase di ristrutturazione dei terminali e delle reti intermodali, a partire dai porti e dagli investimenti internazionali che ne ridefiniscono gerarchie, efficienza e assetto, per proseguire con le infrastrutture di trasporto su gomma o ferrovia. Per quanto riguarda l’interporto scaligero, Il Consorzio Zai che lo gestisce punta a potenziarne il ruolo primario nella logistica integrata ampliando il sistema infrastrutturale interportuale. Obiettivo strategico è l’ulteriore rafforzamento dei collegamenti con l’Europa settentrionale, ma anche con gli attuali e futuri mercati dell’Est. Per raggiungere questo risultato, intorno all’interporto si stanno approntando alcune modifiche della viabilità secondaria finalizzate a un migliore collegamento con il casello autostradale di Verona Nord e in generale da e per Quadrante Europa, con riflessi positivi anche sulla connessione con l'aeroporto Catullo e il Centro agroalimentare dell’interporto. Per quanto riguarda la rete ferroviaria, l’interporto accoglie mediamente 25 coppie di convogli (in entrata e uscita) al giorno, contando sulla possibilità di arrivare a 34 coppie giorno. Il dato sembra quindi escludere la necessità di altri hub logistici nell’area,
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