I numeri ritornano a essere quelli del 2006: gli anni della crisi, emersa con l’esplosione della bolla finanziaria a fine 2008, incidono sul tessuto imprenditoriale varesino. A fine 2013 - secondo i dati resi noti oggi a livello nazionale da UnionCamere ed elaborati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio - il nostro territorio ha visto lo stock delle imprese attive scendere a 62.607. La variazione negativa del 2,03% rispetto al 31 dicembre 2012 pone Varese al di sotto sia del dato nazionale (-1,03%) che di quello lombardo (-0,9%).
Passando all’analisi della natimortalità, a Varese e provincia negli ultimi dodici mesi hanno chiuso i battenti 4.616 imprese. Una perdita che non è stata compensata dalle nuove nascite, che hanno toccato quota 4.499, determinando così un saldo negativo di 117 imprese, cui vanno aggiunte quelle trasferite e/o sospese per giungere alla variazione dello stock di fine anno già indicata. L’analisi per settori evidenzia una contrazione del tessuto imprenditoriale nell’area manifatturiera (-2,9% imprese) e più modesta nei servizi (-0,3%). In forte difficoltà le costruzioni (-3,6%) e il commercio (-2,7%) e soffre anche l’artigianato, che ha visto una diminuzione del 2,4%, scendendo a 22.489 imprese a fine 2013.
All’interno dei macro aggregati si svelano invece alcune curiosità: resistono il settore alimentare, il comparto installazione e manutenzione e costruzione di altri mezzi di trasporto. Quanto al terziario, in aumento le imprese che operano nell’ambito dei servizi finanziari (+4%), alle imprese (+0,8%) e alle persone (sanità e assistenza sociale +1,8%, istruzione +2,4%, attività ludiche e ricreative +1,4%). Al contrario, sono in discesa i numeri delle imprese che operano nell’ambito dell’alloggio e ristorazione (-0,5%), i servizi d’informazione e comunicazione (-3,2%) e il settore dell’intermediazione immobiliare (-0,6%).
Quanto infine alla forma giuridica, a fronte di un aumento delle società di capitale (+0,2%), c’è una diminuzione di quella di persone (-1,7% nell’arco del 2013) e delle ditte individuali (-3,4%). Soffrono insomma di più le aziende di piccole dimensioni mentre quelle più strutturate appiano maggiormente in grado di resistere alla crisi.
Imprese attive: confronto 2012-2013 |
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dati al 31 dicembre |
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2012 |
2013 |
T.var% |
Territori |
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Varese |
63.903 |
62.607 |
-2,03 |
Lombardia |
821.819 |
814.297 |
-0,9 |
Italia |
5.239.924 |
5.186.124 |
-1,03 |
Imprese artigiane |
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imprese artigiane |
23.036 |
22.489 |
-2,4 |
Settori |
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Agricoltura |
1.764 |
1.730 |
-1,9 |
Industria |
22.592 |
21.858 |
-3,2 |
di cui manifatturiero |
9.847 |
9.557 |
-2,9 |
di cui costruzioni |
12.537 |
12.087 |
-3,6 |
Commercio |
15.363 |
14.946 |
-2,7 |
Altri servizi |
24.122 |
24.041 |
-0,3 |
n.c. |
62 |
32 |
-48,4 |
Totale |
63.903 |
62.607 |
-2,0 |
Classe giuridica |
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Società di capitale |
14.550 |
14.575 |
0,2 |
Società di persone |
14.388 |
14.140 |
-1,7 |
Imprese individuali |
33.770 |
32.613 |
-3,4 |
Altre forme |
1.195 |
1.279 |
7,0 |
Totale |
63.903 |
62.607 |
-2,0 |
Fonte: elaborazione Camera di Commercio Varese su dati Infocamere |