24/05/2018
Il porto di Trieste è la prima istituzione in Italia a ottenere l’attestato “Parole O_Stili. Per una comunicazione responsabile" da parte diParole O_Stili, l’associazione nata per promuovere la condivisione dei valori espressi nel “manifesto della comunicazione non ostile" - dieci principi di stile per arginare e combattere i linguaggi ostili in rete - lanciato a Trieste nel febbraio 2017 e diffusosi in pochi mesi non solo in Italia, ma in tutta Europa. Il conferimento della certificazione per la conclusione dell’intero percorso formativo si è tenuto con una cerimonia ufficiale a Trieste presso la Torre del Lloyd, sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, a cui hanno presenziato Zeno D’Agostino, presidente dell’Authority, Rosy Russo, presidente dell’Associazione Parole O_Stili, Ernesto Belisario, avvocato, specializzato in diritto amministrativo e scienza dell'amministrazione e consigliere del ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione.
Linguaggio per social network e web, molto meglio se non ostile
L’attestazione di ente attento a una comunicazione responsabile è frutto del progetto di formazione intrapreso dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale con Parole O_Stili nel marzo del 2018. Una parte del personale ha infatti lavorato con esperti qualificati e partecipato a corsi e workshop sull'importanza dell'utilizzo dei linguaggi non ostili sui social network e sul web. Quest’attestazione diventa un nuovo punto di partenza per rafforzare e consolidare la consapevolezza che "virtuale è reale" e che l’ostilità espressa in rete può avere conseguenze concrete e permanenti nella vita delle persone ma anche di aziende, enti e istituzioni.Il progetto “Academy Parole O_Stili" nasce per definire e promuovere i principi di rispetto e cittadinanza che devono governare la comunicazione delle imprese e delle pubbliche amministrazioni nei social media. Il percorso formativo rivolto a collaboratori di aziende, istituzioni e enti si propone di promuovere una consapevolezza rispetto al linguaggio sui social allo scopo di attivare un cambiamento nei comportamenti comunicativi delle persone.
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