20/03/2024

Nel 2023 il gruppo di logistica integrata Grendi ritorna armatore diretto

Il 2023 per il gruppo di logistica integrata guidato dagli amministratori delegati Antonio e Costanza Musso è stato un anno di investimenti importanti che hanno visto, tra l’altro, il raddoppio della capacità di stoccaggio nel porto di Cagliari (con la realizzazione di un secondo magazzino di 10.000 m2 con 14mila posti pallet, a 10 anni di distanza dal primo e con un investimento pari a 10 milioni di euro) e l’ingresso di una terza nave nella flotta del gruppo. Grendi ritorna così armatore diretto, siglando alla fine dello scorso anno un preliminare di acquisto della nave Wedellsborg da finalizzare nel corso del 2024.

 

Così il bilancio 2023
In termini numerici le prime evidenze dell’esercizio appena trascorso mostrano un fatturato consolidato prossimo al traguardo dei 100 milioni, più esattamente pari a 98 milioni di euro, in aumento dell’10% sul dato dell’anno precedente. Più in dettaglio è positivo l’andamento del fatturato dell’attività caratteristica sia per quanto riguarda i trasporti terrestri e collettame di MA Grendi (+6% a 36,5 mln) che i trasporti marittimi e terminal portuali roro di Grendi Trasporti Marittimi (+15,9% a 64,5 mln).

Per quanto riguarda volumi, depositi e distribuzione MA Grendi ha registrato un calo dei volumi trasportati e distribuiti nell’ordine rispettivamente del 3,5% e dello 0,4%, conseguenza di una pressione sui consumi di beni di largo consumo legata all’impatto inflazionistico registrato nel primo semestre e ad una più generale contrazione degli investimenti e acquisti di molti comparti industriali e produttivi.

 

Linee marittime internazionali
Sempre nel 2023 l'operatore ha avviato il servizio LORO² con una nave Maersk con carico diretto in Tunisia. MITO (Mediterranean Intermodal Terminal Operator) diventa una banchina mobile della destinazione finale, hub della linea di collegamenti internazionali da Cagliari verso Tunisia, Malta e Algeria, aree destinate a un crescente traffico anche a seguito delle ultime vicende geopolitiche come le difficoltà di attraversamento del canale di Suez. “LORO² è un’innovativa combinazione di flussi di container movimentati tra navi container LOLO e navi RORO in arrivo al terminal di MITO of Sardinia, terminal internazionale del gruppo Grendi a Cagliari, e navi Grendi che trasportano i container attraverso il sistema a cassette ed eventuali rotabili con l’uso di una squadra di operatori di piazzale che a bordo della nave sono in grado di sbarcare e conseguentemente re imbarcare i volumi in modo affidabile e professionale. È un sistema che lavora su un raggio di azione di circa 350 miglia nautiche, sfruttando la versatilità delle navi Grendi che possono evitare lunghe attese in rada e ridurre i tempi di sbarco e imbarco in modo ragionevole”, commenta Antonio Musso, amministratore delegato Grendi Trasporti Marittimi e MITO.

Lo scalo MITO dispone di una capacità di stoccaggio delle merci con 140mila m2 di piazzale a servizio dei grandi vettori oltre ai 620 m di banchina lineare e ai 300m di ampiezza del canale che consentono di lavorare anche due navi di grandi dimensioni in contemporanea. L’operatività di banchina nel 2023 per lo scarico della prima portacontainer in uscita da un porto ucraino ha evidenziato la competitività di questo scalo, hub logistico che concorre nel risolvere anche problemi di congestione e mancanza di spazio al centro del Mediterraneo.

 

Intermodale in crescita
Lo spostamento dei trasporti dalla gomma dei camion su strada ai binari del treno si è concretizzato con oltre 5000 camion in partenza e arrivo a Marina di Carrara, rimossi dalle strade nel 2023 ovvero 14 al giorno. Marina di Carrara, che conferma il ruolo di homeport del gruppo per la linea marittima con la Sardegna, dove sono stati movimentati 3,1 milioni di tonnellate di merci, cioè il 63% del totale del porto e vi sono 36 dipendenti diretti, con un incremento del 15% rispetto all’anno precedente.

I principali numeri di questa strategia di sviluppo nel 2023 a confronto con il 2022 sono i seguenti:
160 circolazioni/treni blocco (+344%)
4.069 carri (+289%)
9.577 teu (+326%)
167.532 tonnellate (+380%)

 

I tanti fronti della sostenibilità
Continua inoltre la strategia per migliorare l’impatto del gruppo, in coerenza con le finalità di beneficio comune inserite nello statuto Benefit di Grendi Holding sui diversi fronti ambientale, con le persone e rispetto al legame di interdipendenza con territori, clienti e fornitori.

L’intermodalità è una delle declinazioni della strategia di sostenibilità del gruppo, primo operatore marittimo a diventare società benefit nel 2021. L’attenzione costante alle tematiche ESG (Environment, Social, Government) ha portato anche alla distribuzione dell’ultimo miglio a Cagliari con mezzi a basse emissioni come i 5 furgoni elettrici, che hanno aumentato il numero di consegne del 33% raddoppiando le tonnellate trasportate (1706, +97%), a cui si sono aggiunte 3 cargobike. L’implementazione di sistemi di monitoraggio dei consumi elettrici e di produzione di energia tramite i pannelli solari è stata completata a Opera (Milano) e Cagliari garantendo da subito importanti risparmi in termini di acquisto di energia e quindi relativamente alle emissioni dirette Scope 2. Inoltre il gruppo ha assunto un impegno triennale per rimuovere dai mari 1500 kg di rifiuti, sostenendo le comunità di pescatori qualificate attraverso il progetto della start up Ogyre.

 

Personale in aumento
Il numero dei dipendenti è cresciuto dai 157 del 2022 a 168 unità. Le donne rappresentano il 16,7% del totale dipendenti e il 41% delle posizioni apicali: sono 7 sui 17 componenti del cda della holding. La spesa per il welfare è cresciuta del 53% a oltre 236 mila euro e la rilevazione del clima aziendale interno ha mostrato un netto miglioramento nell’indagine 2023 rispetto ai tre anni precedenti.

Sempre con la logica di coniugare etica e business sono state avviate in queste ultime settimane le procedure per la certificazione 231, non obbligatoria, di un modello organizzativo con procedure di gestione e controllo per prevenire la commissione di reati durante lo svolgimento dell’attività lavorativa presso l’azienda. Parallelamente è stato implementato un sistema per le segnalazioni anonime, con mesi di anticipo rispetto all’entrata della obbligatorietà.

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