22/11/2012

UIR dice no alla devisazione del corridoio europeo Baltico-Adriatico

E’ dei giorni scorsi la notizia che il tracciato del Corridoio Baltico-Adriatico possa essere modificato e deviato verso la Slovenia con la creazione di un ramo indipendente che dovrebbe collegare Graz – Maribor – Lubiana - Capodistria. E’ un’opzione che intaccherebbe il futuro e il ruolo degli scali italiani su cui il corridoio impatta allo stato attuale e del porto di Trieste in particolare, così a ridosso del porto di Capodistria da cui dista una manciata di chilometri. "Ha ragione l'on. Debora Serracchiani nel ritenere che chiedere un ramo indipendente del Corridoio non sarebbe un modo di fare sinergia, ma di alimentare insani processi di distorsione competitiva - afferma Alessandro Ricci - nella mia duplice funzione di Presidente dell’Unione Interporti Riuniti e di presidente di Interporto Bologna, ritengo sia fondamentale impedire questa diramazione e confermare il network prioritario dell’Europa (10 core network corridors) così come è ad oggi, ostacolando qualsiasi tentativo di personalizzazione infrastrutturale per fini non comunitari. L’invito e l’auspicio è che anche le forze politiche italiane competenti e attive nelle materie che l’argomento in questione tocca si adoperino per sostenere questa posizione".
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