12/05/2016
Si è svolto nei giorni scorsi a Bolzano il convegno intitolato “Trasporto
merci e Tunnel del Brennero: Tunnel di Base del Brennero, quali opportunità per il trasferimento
merci dalla gomma al ferro?", organizzato da Assoimprenditori Alto Adige e dedicato ai possibili
scenari di sviluppo del trasporto intermodale in previsione dell’apertura della galleria di base del
Brennero.
La prima parte dei lavori ha visto la partecipazione di Di Bella e Marini (BBT SE), Miceli (Trenitalia
Cargo), Strisciuglio (RFI) e Schmittner (RTC), oltre alla partecipazione del Presidente di ANITA,
Thomas Baumgartner, Associazione che insieme ad Assoimprenditori ha dato il via alle riflessioni
circa le potenzialità ed opportunità offerte da questa grande opera, strategica per il futuro del
trasporto merci.
Occasione unica per lo sviluppo dell'intermodalità
“Quella che sarà la galleria ferroviaria più lunga al mondo con i suoi 64 km, situata sul
corridoio 1 delle reti Ten-T che va da Berlino a Palermo, porterà grandi cambiamenti per il
trasporto delle merci favorendo il trasferimento modale dalla gomma al ferro" ha dichiarato
Baumgartner nel suo intervento, arricchito da una analisi dei flussi di traffico attraverso il confine
con l’Austria, che ha messo in evidenza i vantaggi del trasporto intermodale non accompagnato
rispetto a quello ferroviario tradizionale o all’intermodale accompagnato.
La linea ferroviaria sarà essenzialmente pianeggiante, avrà una pendenza media pari al 5% e
permetterà un trasporto più rapido di merci ma anche l'aumento dei relativi carichi. La lunghezza
dei treni potrà essere aumentata da 550 a 750 m con peso complessivo di 2.000 ton usando
soltanto una locomotiva e non più tre come avviene attualmente.
"Ciò parificherà la capacità della linea a quelle del resto d’Europa con un significativo aumento
della produttività pari al 30% e rappresenterà una occasione unica per lo sviluppo
dell’intermodalità" ha dichiarato Baumgartner aggiungendo che "se la politica non sarà in grado
di completare il processo di liberalizzazione del settore ferroviario con la completa
separazione dell'infrastuttura dai gestori ferroviari garantendo contemporaneamente maggiore
competitivtà e pluralità di offerta dei servizi, si rischia che i vantaggi di produttività non si
trasformeranno in migliori tariffe per il trasporto intermodale ferroviario e con il conseguente
mancato passaggio delle merci dalla gomma alla ferro".
Occorre prestare attenzione alla collocazione dei terminali ferroviari
Nella seconda parte dei lavori, durante la tavola rotonda, l’attenzione si è concentrata sulla
collocazione ottimane dei terminali ferroviari e, in tal senso, prezioso è stato l’intervento di
Bernhard Kunz, managing director di Hupac, socio aggregato di ANITA, il quale ha portato la
testimonianza svizzera del nuovo Gottardo, ormai prossimo all’apertura. Inoltre, dallo stesso
intervento, è emerso che occorre valutare attentamente la possibilità di pianificare e predisporre un
eventuale terminale ferroviario in Alto Adige dove sussistono le capacità di traffico in
arrivo/partenza.
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