06/12/2013

Trieste, Rete Ferroviaria Italiana investe sul porto

Alcune decine di milioni di euro verranno investiti in regione da Rete Ferroviaria Italiana - Rfi per migliorare i trasporti nel porto di Trieste. Il progetto è già in fase avanzata ed è stato visionato dalla presidente della regione Debora Serracchiani, ma sull'argomento gli operatori chiedono maggiore coinvolgimento. È questo uno dei passaggi forti emersi nel corso del convegno dedicato alla piattaforma logistica del Friuli Venezia Giulia che si è svolto a Ronchi dei Legionari. Ad organizzarlo è stato l'Interporto Centro Ingrosso di Pordenone Spa e l'azienda speciale Porto di Monfalcone con la collaborazione delle Camere di Commercio di Gorizia e Pordenone e il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia. A dare la notizia dei futuri lavori è stata Nannina Ruiu, responsabile del settore strategico dei trasporti di Rfi, la quale ha anche ricordato che questo programma di interventi è già stato presentato al governatore Debora Serracchiani e che a breve verrà illustrato anche agli operatori del settore. Sempre la Ruiu ha poi sposato un concetto espresso dall'eurodeputato Antonio Cancian per il quale non è necessario sprecare altro territorio e denaro pubblico per la quadruplicazione delle linee per i due corridoi adriatico-baltico e Mediterraneo che dovrebbero attraversare veneto e Friuli Venezia Giulia. Cancian ha ricordato che i percorsi richiesti dall'Europa già ci sono sul sedime esistente e che quindi si possa risparmiare territorio e soldi pubblici per dare avvio alle opere in tempi brevi. In sostanza sulla parte “bassa", da Venezia a Trieste potrebbero transitare le merci a 160 chilometri orari, mentre quella alta (da Conegliano fino a Udine passando per Sacile) potrebbe essere dedicata ai passeggeri. “Se questa ipotesi andrà in porto - ha detto Cancian all'incontro - salteremo convegni, dibattiti e spesa di fondi per progettazioni, mettendoci all'opera subito per rendere operativa in poco tempo una linea fondamentale anche per l'economia della logistica nel nordest". Concetto questo, ripreso anche da Paolo Costa, presidente del Porto di Venezia, che nell' illustrare gli scenari futuri del traffico commerciale lungo le autostrade del mare e l'utilizzo degli scali portuali ed interportuali, ha avallato la proposta di Cancian. Alla base della condivisione il fatto che ciò potrebbe consentire di partire con una certa velocità con le opere. Inoltre, nel ricordare l'importanza della sinergia tra tutti i porti dell'Alto Adriatico, Costa ha spiegato che i traffici mondiali oggi si sviluppano tra Europa ed Estremo Oriente (8,8%) e non più tra Europa e Nord America (4% del totale), e che quindi "rilanciare la logistica per il Nordest d'Italia rimane una priorità". Sulla necessità di focalizzare maggiormente l'attenzione sulla logistica e lo sviluppo degli interporti, in particolare quello di Pordenone, si è soffermato invece il presidente di Unindustria del Friuli Occidentale Michelangelo Agrusti. Per il leader provinciale degli imprenditori la competitività, un settore quale quello manifatturiero della destra Tagliamento in grande sofferenza, lo si può incentivare con la riduzione dei costi proprio grazie alla logistica. "Se guardiamo quanto accade alla Ideal Standard di Pordenone - ha detto Agrusti - si può capire quanto la logistica sia importante. L'azienda ora ha il suo polo logistico a Brescia, con stabilimenti a Orcenico, in Veneto e Lazio. Si può comprendere quindi come ciò non sia sostenibile. A Pordenone chi può contribuire a dare una mano per uscire da questa crisi potrebbe essere anche la logistica, con la riduzione dei costi ad essa collegata, con conseguenze simili al taglio dei costi con la riduzione del cuneo fiscale. Il fatto che interporto di Pordenone abbia insistito sulla strada della rotaia, potrebbe aumentare il vantaggio competitivo di questa zona manifatturiera della regione. Ma anche la rete stradale da' il suo apporto e il taglio della Sequals-Gemona non gioca a vantaggio del sistema produttivo pordenonese e regionale". Massimo Masotti (Anita) ha auspicato che "in Friuli Venezia Giulia nasca una commissione o un ente che si interessi di logistica", proposta che è stata fatta propria anche dal consigliere Vittorino Boem, presidente della Commissione trasporti del Friuli Venezia Giulia.
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