02/04/2014

Trasportounito chiede la chiusura dell'Albo dell'autotrasporto

Non più di un mese fa i funzionari del ministero dei Trasporti avevano comunicato a Trasportounito che sarebbe stata “espulso" dall’Albo dell’autotrasporto, non perché avesse cessato di rappresentare la categoria in tutte le regioni d’Italia, ma perché, essendo autonoma e non legata a Confederazioni sedute nel Cnel, non aveva diritto a un posto nell’Albo categoriale. "Si sta consumando un paradosso grottesco - ricorda Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito - siamo cacciati dall’Albo e dai benefici ormai anacronistici, ma reali derivanti dall’inserimento in questo altro “dinosauro burocratico", perché non siamo parte integrante di un istituto inutile, il Cnel. Per intanto Trasportounito deve affidarsi alla giustizia amministrativa per tutelare il diritto sacrosanto dei suoi associati a non essere considerati operatori di serie B, perché non in possesso del bollino blu di un ente inutile. Ma se è davvero venuto il momento di fare piazza pulita, crediamo che sia ormai improrogabile anche l’azzeramento dell’Albo dell’autotrasporto (dopo 40 anni di vigenza) e un ripensamento sull’Autorità dei Trasporti, mantenuta, guarda caso, con un’addizionale fiscale a carico delle aziende".
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