19/09/2013

Trasporto merci in Italia, eppur si muove!

I dati del trasporto merci in Italia del primo semestre 2013 rilevati dal centro studi di Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) mostrano, rispetto allo stesso periodo 2012, lievi segnali positivi in tutti i settori fatta eccezione per il trasporto marittimo. L’autotrasporto su strada segna una moderata ripresa in termini di traffico, sia per il comparto nazionale (+0,4%) che quello internazionale (+0,2%); in termini di fatturato il comparto nazionale segna +0,2%, mentre quello internazionale resta immutato (+0%). Questi segni positivi sembrano contraddetti dai dati del traffico autostradale che continuano ad essere negativi (-3,7% rispetto al primo semestre 2012), anche se la caduta è sensibilmente rallentata rispetto alla analoga rilevazione precedente (-7,6%). Ma l’Aiscat fornisce i dati sui viaggi, non sul trasportato: la crisi ha evidentemente indotto in committenti e vettori un processo di ottimizzazione dei carichi con limitazione dei viaggi a vuoto, come risulterebbe anche dal sensibile calo di passaggi nei valichi alpini. In crescita i dati dei corrieri nazionali: +1,5% nelle consegne e +1,2% nel fatturato. Nel trasporto marittimo si registra il +4,3% del trasporto container. “Un dato – spiega il presidente Confetra Nereo Marcucci - fortemente influenzato dai buoni risultati del transhipment di Gioia Tauro che peraltro è legato al momentaneo spostamento di traffico da Port Said, la cui attività è ridotta a causa della rivolta civile". Negativo invece l’andamento complessivo del ro-ro che chiude con -4,7% e delle rinfuse (-11,3%) significativamente condizionati dalle contrazioni registrate nel porto di Genova. Inversione di tendenza anche nel cargo aereo, che chiude il semestre con un +0,5% (nel primo semestre 2012 il valore era -6,8%), legato alle discrete performance degli scali principali (Milano Malpensa +0,5%, Roma Fiumicino +0,5% e Bergamo-Orio al Serio +0,3%) ma, soprattutto, degli scali più piccoli di Venezia M. Polo (+11,4%) e di Bologna G. Marconi (+14,4%). Da notare come invece continuino il calo inesorabile del trasporto ferroviario e la costante crescita degli express courier in misure evidentemente non collegate all’andamento complessivo dell’economia (rispettivamente -7,4% e + 3,8%). Sul fronte delle spedizioni internazionali, si registrano segni positivi anche se di lieve entità (+0,8% sia in quelle stradali, che in quelle aeree), con l’eccezione di quelle marittime (-0,5%). Il generalizzato rallentamento dell’economia globale - con una crescita media BRIC inferiore al 5% - continua a pesare sul settore logistico.
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