17/09/2014

Tracciabilità, risultati positivi dal primo test nazionale

COMUNICATO STAMPA Tracciabilità I risultati del primo Test Nazionale: le imprese del largo consumo protagoniste della simulazione di ritiro di un prodotto alimentare identificato da standard GS1 Milano, 11 settembre 2014 – Sono numerose le iniziative, anche in ambito regolatorio, relative a tracciabilità e rintracciabilità, per garantire la corretta identificazione dei prodotti, la sicurezza dei consumatori e la trasparenza delle comunicazioni verso di loro. In questo ambito si colloca l’attività di GS1 Italy | Indicod-Ecr, che lo scorso autunno 2013 ha organizzato il primo test nazionale di tracciabilità, con l’obiettivo di verificare la capacità della filiera di tracciare e ritirare i prodotti utilizzando gli standard GS1. Il test nazionale ha coinvolto aziende di produzione e di distribuzione che si sono impegnate nella simulazione di un possibile ritiro di un prodotto alimentare identificato mediante le chiavi di identificazione standard GS1. Il test ha avuto come protagoniste aziende di produzione (Fattorie Osella, LeSaffre Italia e Mondelez Italia) e distribuzione (Sisa) che hanno aderito volontariamente per circa 48 ore e si è concentrato su prodotti alimentari confezionati: per ciascuna azienda di produzione è stata a selezionata un’unità consumatore in un punto vendita del distributore. Ogni azienda di produzione ha inviato le informazioni relative al proprio prodotto oggetto di test. Il retailer ha inviato le informazioni relative ai prodotti oggetto di test e le informazioni relative ai punti vendita dove il prodotto oggetto di test è stato distribuito. 
Le informazioni ricevute dai produttori e dai distributori sono quindi state analizzate e confrontate: in particolare è stata verificata la coerenza informativa tra il prodotto oggetto di test individuato dall’una e dall’altra organizzazione, ovvero che le informazioni relative al prodotto corrispondessero per entrambi. Infine è stato verificato che il prodotto in questione si trovasse effettivamente nel luogo indicato, vale a dire nel punto vendita nel quale il prodotto è stato scelto. E queste corrispondenze garantiscono la buona riuscita dell’avvio di una procedura di ritiro in caso se ne presenti la necessità. 
I risultati del primo test di tracciabilità hanno evidenziato anzitutto la puntualità e la precisione dei partecipanti nell’effettuare la procedura di test e forniscono interessanti spunti di riflessione per individuare i punti di miglioramento su cui lavorare per ottimizzare i processi collaborativi tra le aziende. In sintesi: • Il trinomio “GTIN – Numero di Lotto – Data di scadenza" ha permesso in tutti i casi di identificare correttamente il prodotto. • Le aziende partecipanti sono rimaste nelle tempistiche stabilite per la comunicazione delle informazioni anche dove sono stati necessari approfondimenti. • Nei casi in cui è stato richiesto, le aziende hanno puntualmente comunicato anche le informazioni per la rintracciabilità richieste dal Regolamento (UE) n° 931/2011. • I flussi di prodotto sono stati correttamente individuati, fondamentale ai fini della tracciabilità e della rintracciabilità di un prodotto. • Il GTIN dell’imballo è utilizzato da tutti gli attori e registrato dal distributore: questo dimostra che anche gli imballi vengono identificati correttamente. • Solo in un caso è stato necessario un approfondimento informativo richiesto dal distributore, ed è stato risolto mediante l’informazione relativa al numero e alla data di emissione del DDT. • Non è molto diffuso l’utilizzo del codice SSCC. Peraltro questo dato è stato inserito nella documentazione di test come facoltativo e da inserire ove presente o registrato dagli operatori. Le informazioni necessarie sono individuate attraverso il numero e la data di emissione del DDT. NOTA BENE • Tutte le unità consumatore oggetto del test sono state correttamente identificate e così anche i loro flussi di movimentazione. • Le aziende sono state puntuali nel fornire le informazioni e nel richiedere ulteriori specifiche, ove necessarie. • Si registra un utilizzo diffuso del GTIN dell’imballo. • Un’informazione molto utilizzata per il processo di rintracciabilità dei prodotti è il numero e la data di emissione del DDT. 
La validità di questo primo test nazionale (italiano) di tracciabilità, sia dal punto di vista della procedura che delle informazioni scambiate, ha fatto sì che sia il punto di riferimento per altre organizzazioni e authority a livello europeo che sono impegnate, insieme alle aziende di produzione e distribuzione, nella verifica di sistemi di tracciabilità di filiera. GS1 Italy | Indicod-Ecr si è già attivata per registrare l’adesione di altre aziende ad un secondo test, che verrà effettuato in autunno 2014. Le aziende del largo consumo interessate a partecipare, possono scrivere a giada.necci@indicod-ecr.it
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