26/03/2013

Tanti casi innovativi presentati all'IT Logistics Summit

“Sfide e flessibilità sono sempre più elevate; oggi non ci sono più agi e le partite si fanno più complesse, perché non ci sono più leggi prestabilite". Con queste parole Tito Zavanella, managing director della società di consulenza strategica Gea, ha lanciato il messaggio di apertura del secondo IT Logistics Summit organizzato a Milano da Assologistica Cultura e Formazione. Nel ricordare come il contesto generale oggi consenta un accesso a più dati facendo cadere barriere culturali, Zavanella ha evidenziato un duplice trend: da una parte lo stimolante ruolo della big data revolution (con accesso a un numero enorme di informazioni prima impensabili e per di più in tempo reale) e dall’altra la presenza di nuovi paradigmi di ottimizzazione". Nell’alternanza tra il prima (Wms, rendicontazione, Kpi, magazzini automatici) e l’adesso (tecnologia Voice, Tms – gestione integrata dei trasporti, cubi di analisi, magazzini intelligenti), anche le PMI non sono più quelle di una volta; sono molto più evolute, grazie anche all’aumento delle occasioni di confronto, con pure l’acquisizione di una maggior consapevolezza sul ruolo che l’ICT può svolgere in tali aziende tuttora cruciali per il successo del made in Italy.

L’incontro seguitissimo da un folto pubblico è quindi proseguito con una serie di case histories, a cominciare dal quella del magazzino intelligente presentato da Roberto Magnani, logistics director di Barilla, assieme a Linda Fabbian, software development manager di Elettric 80. Il progetto consiste nell’automazione delle attività di handling del maggior magazzino di stabilimento del gruppo Barilla situato a Parma, con una capacità installata di circa 80 mila pallet; qui vengono utilizzati 54 carrelli a guida laser LGV e il relativo sistema di gestione forniti di Elettric 80, il cui business aziendale consiste nella fornitura e installazione di soluzioni integrate per la logistica e la movimentazione in vari settori merceologici. Dopo una fase graduale di attivazione della nuova tecnologia durata circa dieci mesi, da alcune settimane l’impianto è completamente operativo e sta già dando risultati positivi, come miglior utilizzo delle scaffalature,una  più efficace allocazione degli item negli spazi disponibili, riduzione del 50% delle rotture di prodotto e compressione generale dei consumi.

Si sono quindi succedute le presentazioni di altri casi legati alla efficienza ottenuta grazie alla supply chian collaboration (caso Costa Crociete – gruppo Tesi), all’introduzione del voice picking evoluto (adottato da Partesa in collaborazione con Replica Sistemi), alla razionalizzazione della logistica distributiva (mediante l’adozione di una suite proprietaria di Click Logistics da parte del gruppo Feltrinelli) e all’implementazione di una supply chain integrata, condivisa e sostenibile (quella realizzata dal gruppo francese Deret con la collaborazione della multinazionale del settore informatico Generix). Dopo la presentazione pomeridiana delle soluzioni offerte dal 3PL Norbert Dentressangle, presente dal 1985 anche nel nostro Paese con varie filiali di trasporto e logistica, è stata quindi la volta del caso Plurima, azienda di servizi integrati operante nei settori sanità, PA e privati e che da sempre propone la fornitura in outsourcing di servizi per la gestione documentale, poi evoluta negli anni, fino a trasformarsi in provider di servizi integrati, anche per il settore della logistica sanitaria. Per quest’ultimo comparto Plurima necessitava di una soluzione tecnologicamente avanzata che agevolasse la tracciatura e il monitoraggio in tempo reale del materiale trasportato a temperatura controllata. Tali esigenze sono state soddisfatte dalla suite di soluzioni trasporto semplice.it della società Team.ind Solution con le quali Plurima ora può garantire la tracciabilità per singola cassa, rilevando in tempo reale posizione, temperatura, veicolo e addetto che la ha presa in carico. Grazie ai dati raccolti la direzione monitora non solo i livelli di servizio offerto, ma è in grado anche di quantificare i costi di ogni singolo giro e delle variabili che possono intervenire giornalmente.

In chiusura dei lavori Carlo Buora e Sara Faletto hanno illustrato le soluzioni offerte da Nous, società americana che propone la metodologia Toc – Theory of Contraints. Quest’ultima consente alle aziende di logistica e supply chain management di adottare soluzioni che soddisfino a pieno le esigenze dei clienti, senza incidere negativamente sulla marginalità, anzi migliorandola. Tre gli elementi risolutivi della tecnologia: una distribuzione pull (la scorta viene mantenuta al centro e spedita molto frequentemente ai gangli intermedi e finali in base allo smercio effettivo e segnalato senza ritardi); una protezione delle vendite tramite il mantenimento dei polmoni di scorta dimensionati sui tempi di ripristino, la cui riduzione diventa oggetto di continuo sforzo; un adeguamento dei polmoni all’andamento della domanda basato su meccanismi valutativi oggettivi e sul consumo effettivo. La metodologia è stata incorporata in un applicativo web disponibile via cloud o installabile su un server aziendale. L’interfacciamento da e verso i gestionali aziendali per la comunicazione e ricezione dei dati necessari è realizzabile con costi contenuti. Tra i vantaggi della metodologia Toc, aumento del fatturato e del margine, drastica riduzione delle scorte e maggior liquidità per via appunto di un minor investimento in scorte. Tutti i casi presentati nel corso del convegno sono scaricabili dal sito di Cultura e Forkazione (www.culturaeformazione.com).


A cura di Ornella Giola




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