16/04/2012

Sul carburante ci vuole un’ inversione di marcia, lo chiede Cna-Fita

L’ulteriore tassa di 5 centesimi prevista per il finanziamento della Protezione Civile in caso di calamità preoccupa molto gli autotrasportatori di Cna-Fita. In una nota dell'organizzazione (che associa oltre 35 mla imprese del settore) si legge che in assenza di altri provvedimenti del Governo, questa tassa dimostrerebbe una volontà precisa da parte dell’esecutivo nel non disinnescare la corsa al rialzo dei prezzi alla pompa: le imprese dell'autotrasporto sono in fortissima difficoltà e il prezzo del carburante, la crisi di liquidità fomentata dalle banche e da un generalizzato prolungamento dei tempi di pagamento da parte dei committenti, deve poter trovare nell’azione del Governo non un ulteriore limite bensì segnali concreti che lascino sperare in un miglioramento. In tal senso Cna-Fita chiede al Governo Monti di intervenire tempestivamente su alcuni punti: Carburante: il Governo traduca in atti concreti le proposte contenute dalla nostra piattaforma di rivendicazione presentata nelle scorse settimane. Introduzione dell’accisa mobile, sterilizzazione dell’iva sulle accise e maggior impulso alla liberalizzazione della distribuzione carburanti. Sistri. Si avvicina la scadenza del pagamento del contributo annuale; un vero e proprio scandalo che anno dopo anno obbliga le imprese travolte da una crisi economica senza precedenti a dover pagare per nulla; il Governo sospenda questo imbarazzante balzello e si impegni a trovare meccanismi di compensazione per recuperare i contributi già pagati. Eco-bonus autostrade del mare: questa crisi impone a tutti, ma in primis all’esecutivo, di fare tutto il possibile per liberare risorse utili alle imprese. Nel caso dell’eco-bonus ambientale destinato a incentivare l’utilizzo delle autostrade del mare con riferimento al 2010 e al 2011 i fondi ci sono e tutto sarebbe pronto. Manca invece l’impegno del Governo affinché sblocchi nelle sedi opportune alcune obiezioni da parte delle istituzioni europee; sarebbe grave in questa situazione perdere alcune decine di milioni già stanziati facendo mancare la nostra voce e rivendicazioni in Europa.
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