23/07/2014
Dopo la recente posizione espressa dal Governo sul SISTRI,
ANITA esorta a prendere una decisione netta e definitiva intervenendo sulla materia
nella fase di conversione del Decreto Competitività.
“La disponibilità espressa dal Sottosegretario all’Ambiente On. Silvia Velo ad intervenire
per semplificare il SISTRI, ci lascia ben sperare – dichiara il presidente di ANITA,
Thomas Baumgartner – in quanto sembra siano stati finalmente riconosciuti tutti i limiti
del sistema che, anche recentemente, abbiamo evidenziato in una nota inviata al
Ministro Galletti. Il SISTRI è un sistema che utilizza dispositivi
obsoleti e costosi, che non garantiscono la totale tracciabilità dei veicoli e presenta
disfunzioni per le quali non sono bastati né gli interventi finora implementati né la
riduzione della platea degli obbligati".
“Dobbiamo guardare all’Europa – continua Baumgartner - e creare un sistema moderno,
capace di interoperare con i sistemi satellitari già installati sui veicoli e di monitorare il
ciclo dei rifiuti senza far perdere competitività alle imprese del nostro Paese. L’attuale regolamentazione sta mettendo in grande
difficoltà le imprese dell’autotrasporto che, più di tutte le altre categorie, hanno pagato
in termini economici e stanno sostenendo, anche in questa fase di doppio binario, oneri
e costi di una certa rilevanza".
“Dobbiamo fare in modo che tutti operino con le stesse regole – aggiunge Baumgartner
– e pertanto chiunque produca, gestisca o trasporti rifiuti pericolosi deve garantirne la
tracciabilità indipendentemente dalla dimensione aziendale e dalla nazionalità".
“La semplificazione – prosegue Carlo Coppola, presidente della Sezione trasporto rifiuti
di ANITA – deve essere il concetto fondamentale su cui costruire l’intero assetto tecnico
e procedurale, regolamentare e normativo, per far superare al SISTRI tutti i gap che lo
rendono ancora incompatibile con le esigenze operative delle aziende. Vogliamo continuare a lavorare per dare al Paese e alle imprese
del settore un sistema di tracciabilità efficiente, capace di garantire trasparenza e
legalità con regole chiare e applicabili da tutti gli operatori, ma fino a quando tutto ciò
non sarà realizzato, ANITA chiede che l’obbligatorietà del SISTRI, anche ai fini del
contributo, deve essere sospesa".
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