19/09/2013

Sicurezza stradale in Europa, il punto in un convegno

“La sicurezza stradale in Italia nel contesto dell’obiettivo europeo 2020" titolava così il convegno svoltosi a Roma nella sede del Cnel e organizzato in collaborazione con il Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti (ETSC). Un’occasione per fare il punto sul problema dell’incidentalità stradale in Italia e in Europa, rilanciando temi fondamentali come l’introduzione di alcune norme unitarie che regolino la circolazione stradale a livello continentale, ma anche una riforma del codice della strada italiano, che porti a una netta distinzione tra le norme relative ai comportamenti da quelle puramente tecniche. Negli ultimi anni, in Europa, sono stati fatti importanti passi avanti nel campo della sicurezza stradale. Il numero dei morti sulle strade è sensibilmente diminuito anche se, secondo gli ultimi dati relativi al 2011, nell’Unione europea ogni ora muoiono oltre 3 persone a causa di un incidente stradale: oltre 82 decessi al giorno, per un totale di 30.168 morti. A questi si aggiungono le oltre 250.000 persone che sono state ricoverate come feriti gravi a seguito di incidenti stradali. Nell’Unione europea, per ogni decesso provocato da incidente stradale, vengono registrati almeno 44 feriti, di cui 10 gravi. Dopo l’obiettivo fissato dalla Commissione europea nel 2001, che prevedeva il dimezzamento delle vittime di incidenti stradali nei paesi membri entro il 2010, che non è stato raggiunto dall’Italia, l’Unione europea ha posto come nuovo traguardo un ulteriore dimezzamento dei morti da incidenti stradali entro il 2020.
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