03/07/2008

“Scelte coraggiose per l’autotrasporto”: le chiede Assologistica

L’accordo fra associazioni degli autotrasportatori e Governo non è piaciuto al mondo della logistica, che si sente ora condizionato da scelte operative concordate senza il proprio assenso. Lo dimostra un comunicato stampa di Assologistica, che riportiamo integralmente.
“Nessuno intende nascondersi le difficoltà nelle quali è avvenuta la trattativa con gli autotrasportatori. Da una parte la pesante situazione delle piccole imprese di settore, talvolta strangolate dall’intermediazione, dall’altra il mercato che richiede economie di scala a tutti gli attori della catena logistica, nel mezzo gli operatori della logistica che non possono accollarsi l’onere di accordi con i fornitori di servizi che non rispondano a logiche di mercato. In tale situazione era ed è necessario che ognuno faccia la propria parte e che l’autotrasporto italiano non rinvii ulteriormente il confronto con il mercato, risolvendo urgentemente le proprie difficoltà strutturali. La politica, infatti, non potrà continuare a sovvenzionare un sistema, quello dei padroncini, (con quest’ultimo accordo il Governo si è impegnato per 600 milioni di euro) senza che essi rispondano più adeguatamente alle esigenze di mercato innanzitutto attraverso la crescita dimensionale, l’ammodernamento e l’adeguamento tecnologico. Per queste ragioni Assologistica (che rappresenta a livello nazionale oltre 250 imprese che danno lavoro a più di 66.000 persone) non può che dichiararsi delusa dagli accordi sottoscritti tra il Governo e le associazioni dell’autotrasporto, nella definizione delle quali peraltro non sono state coinvolte in alcun modo le associazioni di settore. Non è scaricando costi e obblighi normativi su altre categorie che si risolvono problemi decennali, che sono chiaramente strutturali e richiedono scelte radicali. Con tali premesse Assologistica ritiene di dover rappresentare la propria legittima forte preoccupazione per gli impegni assunti dal Governo sotto la pressione di un minacciato fermo. Impegni che prevedono l’introduzione di obblighi per i committenti (pagamento a trenta giorni) e di automatismi (indicizzazione del prezzo del gasolio sulla fattura degli autotrasportatori) che, quanto meno, dovrebbero poter essere applicati da tutti gli attori della filiera logistica. Inoltre, entro il 31 luglio potrebbero essere introdotti correttivi al d.l. 286/2005 disciplinando le operazioni di messa a disposizione delle merci e degli imballaggi con il rischio di ingessare tutta l’attività logistica. Assologistica ha manifestato in ogni occasione la propria disponibilità a discutere, ancora una volta, di come riequilibrare il settore dell’autotrasporto ma ritiene che, con le decisioni assunte, invece di contenere un problema settoriale lo si allarghi a macchia d’olio anche alle aziende sane del sistema logistico italiano. Non si può quindi che auspicare che si assumano decisioni diverse e più ponderate. Se le cose restassero come sono state decise per il momento, le conseguenze si ripercuoterebbero sulla competitività del sistema logistico italiano, contribuendo ad aggravare la già evidente tendenza recessiva dell’economia del Paese e recando danni irreversibili alle imprese”.(3/7/2008)
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