19/10/2016

San Marino Mail Italia stringe partnership con le Poste russe

La Russia è un paese in forte crescita per quanto riguarda gli acquisti online. Con una spesa annuale media di 682 euro rappresenta un’opportunità molto interessante per i venditori, ancora prima di paesi come l’Italia e la Spagna, anch’essi in forte espansione, ma con un minore volume di vendite. Nonostante l’ascesa dei compratori russi, però, solo il 16% delle piccole e medie aziende europee vende online, e meno della metà (il 7,5%) offre i propri prodotti al di fuori dei confini nazionali. I motivi di questo blocco sono da ricondurre alle difficoltà burocratiche e legali, alla complessità dei sistemi di tassazione e alla gestione della logistica e delle spedizioni. Grazie a San Marino Mail Italia (www.sanmarinomail.sm) oggi questi problemi trovano una soluzione. Specializzata da oltre 15 anni in consegne B2C crossborder, l’azienda apre ora le porte del mercato russo ai merchant italiani: le vecchie problematiche burocratiche e doganali ora sono superate. L’accordo commerciale siglato da San Marino Mail Italia prevede che fino ad una franchigia di 1.000 euro non siano dovute tasse di importazione in Russia, a patto che le merci siano destinate a privati (B2C) e che transitino sul canale di importazione postale. Fino ad ora, inoltre, le aziende che hanno esportato i propri prodotti in Russia sono state costrette ad aprire dei magazzini locali e a gestire lo stock in loco, con investimenti particolarmente onerosi. Investimenti che artigiani, piccole e medie imprese, il cui operato è particolarmente apprezzato all’estero, non sempre si possono permettere, con un conseguente impedimento all’esportazione della propria offerta. “Siamo il primo operatore privato italiano ad offrire consegna B2C in Russia - dice la sales manager Barbara Bersani - e ciò è possibile grazie alla nostra capacità di trovare il miglior partner locale, riuscendo così a conoscere gli aspetti non solo burocratici, ma anche culturali di una data nazione". Questa attenzione agli usi locali ha permesso, ad esempio, l’attivazione del metodo di pagamento in contrassegno, usato da quasi l’80% dei compratori online russi. Un’informazione da non sottovalutare perché consente di aumentare sensibilmente le possibilità di portare a termine l’acquisto; altri metodi di pagamento portano spesso all’abbandono del carrello e, quindi, ad una mancata vendita. 
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