07/07/2009

Riforma dei porti in 7 punti

Sebbene abbia risposto a una a una alle sollecitazioni dei relatori intervenuti alla recente assemblea pubblica di Confitarma, il ministro dei Trasporti Altero Matteoli si è focalizzato soprattutto sulla riforma della Legge 84/94. Infatti lo scorso 1 luglio è intervenuto alla 8° Commissione permanente trasporti, lavori pubblici e telecomunicazioni presieduta dal senatore Luigi Grillo per l’audizione sul disegno di legge di riforma dell’ordinamento portuale. Sono 7 i punti con cui la riforma si caratterizzerà: 1) completamento dell’autonomia finanziaria, ricorrendo per la realizzazione delle opere già nei piani portuali alle risorse della Cassa Depositi e Prestiti; 2) definizione dei rapporti tra gli organi delle AP, per la cui governante, come si legge in un documento, saranno assegnati al presidente poteri decisionali autonomi e svincolati da procedure burocratiche profilandone un ruolo di manager del porto; 3) procedure di semplificazione per i piani regolatori portuali e loro varianti; 4) sviluppo dell’intermodalità; 5) modernizzazione del sistema di assegnazione delle aree demaniali per  le operazioni portuali; 6) servizi efficienti ed economici; 7) semplificazioni per i dragaggi.
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