20/04/2018

Reattori destinati all'Iran si imbarcano a Venezia

Un trasporto eccezionale (project cargo) composto da 4 reattori “hydrotreating", per un totale di 1.532 tonnellate complessive, è transitato in questi giorni per il porto di Venezia con destinazione Bandar Abbas, Iran. I reattori saranno impiegati in una raffineria per la rimozione dello zolfo dal gasolio. L’operazione in questione è stata condotta dalla società Fagioli SpA che ha coordinato, per il cliente VRV SpA, il trasporto di due reattori del peso di 232 tonnellate ciascuno con dimensioni 21,56 x 5,28 x 5,07 m, provenienti da Ornago (Monza Brianza), e di due reattori da 534 t ciascuno con dimensioni 31,05 x 6,12 x 6,35 m provenienti da Marghera (Venezia), fino al porto commerciale di Porto Marghera, dove sono stati imbarcati presso il terminal Transped a bordo della nave Jumbo Kinetic dotata di 2 gru con capacità di sollevamento fino a 3.000 t totali. 


Venezia leader nel project cargo
“Il porto di Venezia si conferma scalo leader in Italia nel settore del project cargo – dichiara Pino Musolino, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale – Solo nel 2017, infatti, sono stati movimentati qui oltre 850 carichi eccezionali". La delicata fase di movimentazione dei reattori si è svolta attraverso trasporto stradale e fluviale con partenza dal porto di Cremona, utilizzando carrelli stradali speciali, una gru a portale con capacità di sollevamento di 500 tonnellate, chiatte e spintori fluviali di proprietà della Fagioli SpA. I due reattori più piccoli sono stati interamente costruiti nella sede di VRV SpA a Ornago, mentre i due più grandi sono stati assemblati, a partire dalle virole finite, a Marghera in considerazione del fatto che le dimensioni e i pesi dei materiali in questione, infatti, non avrebbero permesso di svolgere il trasporto altrove. 


Collocazione geografica strategica
“Lo scalo veneziano è il gateway ideale per i carichi eccezionali destinati a oltre 40 Paesi nel mondo e costituisce un collegamento naturale tra l’Europa e il Medio Oriente - aggiunge Musolino – grazie alla sua favorevole posizione geografica posta all’incrocio di due grandi corridoi di trasporto europei, all’assenza di rilievi montuosi nelle vicinanze, alle infrastrutture stradali e ferroviarie e all’accesso a un collegamento fluviale che mette Venezia in contatto diretto con il cuore manifatturiero della Pianura Padana. Le aziende di tutta Europa, infine, riconoscono come elementi di competitività l’elevata expertise e il know-how diffusi tra i terminalisti, i trasportatori e gli spedizionieri che operano nel nostro scalo". 


Un porto specializzato anche nei breakbulk cargo
Accanto ai project cargo, anche i breakbulk cargo (merci spedite in colli ma in contenitori non standard) sono tra le specialità dello scalo veneziano che sarà, infatti, tra i protagonisti della prossima fiera dedicata al settore, “Breakbulk Europe 2018", manifestazione che si terrà a Brema tra il 29 e il 31 maggio.



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