E’ uscito oggi il nuovo numero di “Port Indicators", la newsletter semestrale frutto della sinergia tra Assoporti (Associazione Porti Italiani) e Srm (centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo). I due organismi hanno fornito una panoramica di alcuni parametri economici più strettamente collegati allo sviluppo del trasporto marittimo, con l’obiettivo di seguirne l’osservazione nel tempo. Lo scopo è mettere in risalto dati, statistiche, analisi sulla competitività del sistema portuale globale e soprattutto del Mediterraneo, mare in cui circola il 20% circa del traffico mondiale via mare e dove sono in corso piani di potenziamento di molte infrastrutture portuali e logistiche. La newsletter, in definitiva, vuole offrire agli operatori uno spaccato sul Mediterraneo e su quello che vuol dire la portualità dell'area, con l’Italia in prima fila.
Le sfide ancora parte per il nostro sistema portuale: L’Italia sta attraversando un momento importante per la sua economia portuale, con una riforma sancita dal Dlgs. 169-2016 che ha apportato importanti novità sulla governance e sugli assetti organizzativi portuali, con previsioni di realizzazione di importanti investimenti. Rimane aperta la competizione portuale e marittima nel Mediterraneo; il fenomeno delle megaship e delle grandi alleanze pare non fermarsi almeno per ora; il raddoppio del canale di Suez, l’inaugurazione del canale di Panama, il nuovo slancio dello short sea shipping con particolare riferimento al ro-ro e ai nuovi investimenti della Cina negli scali del Mediterraneo paiono essere solo alcune delle sfide che i porti italiani debbono prepararsi ad affrontare per cercare di cogliere le opportunità commerciali che ne deriveranno.
Qualche numero
• Suez, grande snodo
nel Mediterraneo, ha superato le 16.800 navi transitate che hanno trasportato
quasi 820 milioni di tonnellate di merci.
• Al 2019, la flotta
mondiale delle navi container crescerà del 31,5% se si considerano le
mega-carrier da 18-21mila teu, dell’11% per le navi di 13-18mila TEU e del 9,7%
tra 10- 13mila TEU.
• L’Italia, con oltre 50 miliardi di euro di
import-export marittimo, supera nel 2016 Germania e Francia negli scambi via
mare con i Paesi dell’area Mena.
• L’Italia permane il Paese UE leader
nello Short Sea Shipping (trasporto marittimo a corto raggio) nel
Mediterraneo con 216 milioni di tonnellate di merci e una quota di mercato
pari al 36%. Il nostro Paese è primo al mondo per flotta ro-ro (roll on roll
off, trasporto autoveicoli e automezzi gommati) con oltre 5 milioni di
tonnellate di stazza lorda.
• I porti italiani superano, per il secondo
anno consecutivo, 480 milioni di tonnellate di merci movimentate e per il quarto
anno consecutivo rimangono sopra la soglia dei 10 milioni di teu. Il segmento ro-ro
continua a crescere: superate le 93,6 milioni di tonnellate.
• Il Mezzogiorno
continua ad avere un ruolo di rilievo con una quota del 46% del totale Italia
delle merci movimentate e del 50% del ro-ro.
Il testo integrale della newsletter con tutte le statistiche e le analisi è disponibile a questi indirizzi web: