28/10/2011
Al progetto di ricerca internazionale aderisce l'Università di Bologna assieme ad enti di ricerca internazionali, tra cui il Georgia Tech di Atlanta USA. L'obiettivo? Studiare e tracciare modalità e condizioni di trasporto di alcuni prodotti alimentari, in primis olio e vino (più in là anche frutta e verdura, carni, ecc.). Si vogliono studiare e analizzare gli effetti delle variazioni di alcuni fattori (temperatura, umidità, vibrazioni, luminosità) sul prodotto finito durante la fase di trasporto dall’Italia verso il paese di destinazione, eventualmente extra-europeo. Il progetto coinvolge aziende agroalimentari delle diverse regioni italiane al fine di tutelare e valorizzare l’export dei prodotti tipici, di garantire la qualità e la tracciabilità a tutela del consumatore finale, e di verificare la sostenibilità ambientale e sociale dell’intera catena logistica dei prodotti alimentari. Gli attori coinvolti nel progetto sono dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni Meccaniche, Nucleari, Aeronautiche e di Metallurgia (DIEM) Università di Bologna (www.diem.unibo.it); dipartimento di Scienze Alimentari della Facoltà di Agraria, Università di Bologna (www.disa.unibo.it); “Wine Supply Chain Council” .
- Organizzazione internazionale di ricerca sulla supply chain della filiera del vino (www.scl.gatech.edu/wscc); aziende produttrici di prodotti tipici; aziende produttrici di sistemi di packaging e confezionamento di prodotti alimentari; distributori e società terze che offrono servizi logistici dal trasporto allo stoccaggio della merce passando attraverso la movimentazione e la pianificazione dei flussi di materiale. “The first workshop on food supply chain” - recentemente organizzato a cura dei dipartimenti di Scienze alimentari e di Tecnologie alimentari dell’Università di Bologna - ha messo in luce come le competenze richieste per la concretizzazione di quanto prefissato col progetto siano davvero molteplici.
- Organizzazione internazionale di ricerca sulla supply chain della filiera del vino (www.scl.gatech.edu/wscc); aziende produttrici di prodotti tipici; aziende produttrici di sistemi di packaging e confezionamento di prodotti alimentari; distributori e società terze che offrono servizi logistici dal trasporto allo stoccaggio della merce passando attraverso la movimentazione e la pianificazione dei flussi di materiale. “The first workshop on food supply chain” - recentemente organizzato a cura dei dipartimenti di Scienze alimentari e di Tecnologie alimentari dell’Università di Bologna - ha messo in luce come le competenze richieste per la concretizzazione di quanto prefissato col progetto siano davvero molteplici.
Share :