15/06/2023

Prima conferenza nazionale sull’idrogeno e gli e-fuel

L’ultima giornata di Next Generation Mobility** si è ieri aperta con la prima conferenza nazionale sull’idrogeno e gli e-fuel. In particolare il dibattito si è soffermato sull’evoluzione della filiera di produzione (anche in utilizzi extra-mobilità), la creazione di una rete infrastrutturale per il trasporto e la distribuzione.

 

A dare il via ai lavori Matteo Azzimonti di Hydrogen Europe (organizzazione che racchiude le aziende europee dell'intera catena del valore dell'idrogeno e delle celle a combustibile) che ha presentato lo stato dell'arte sulle infrastrutture di rifornimento in Italia e le prospettive in applicazione dei regolamenti europei. 

 

Per il trasporto terrestre saranno previste una stazione di rifornimento ogni 200 km sui principali corridoi europei (Ten-T). La capacità giornaliera garantita deve essere una tonnellata al giorno. In Italia ci sono 49 nodi urbani, ma per ora idonei sono solo quelli di Bolzano e Mestre. 

 

Azzimonti in particolare ha commentato: “Ci sono almeno dieci stazioni mancanti su requisiti dei 200 km lungo le autostrade Ten-t: Genova-Prato, Torino-Ventimiglia, Firenze-Roma, Roma-Napoli, Roma-Andria, Napoli-Andria, Salerno-Reggio Calabria, Catania-Palermo. In Italia dovremmo avere una sessantina di stazioni in più al 2030».

 

Alla conferenza è intervento anche Marcello Capra, senior advisor del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica che ha illustrato le misure in atto da parte del governo per favorire lo sviluppo dell’idrogeno, tema in cima all’agenda del Governo. Capra ha sottolineato che entro il 2025 la clean energy partnership allocherà circa 200 milioni di euro per il raddoppio delle Hydrogen Valley in Europa, mentre il PNRR ha dedicato 3,6 miliardi per la filiera dell'idrogeno nella missione.

 

Infine Capra ha spiegato che grazie all'idrogeno si stanno rilanciando aree industriali dismesse: 57 progetti per circa 1,2 miliardi di euro. Il rappresentante ministeriale ha annunciato investimenti dedicati all'industria, ma anche alla ricerca con l'Enea Casaccia hydrogen valley. 

 

La trasformazione energetica non è in discussione ma stanno crescendo le critiche soprattutto sul fronte della neutralità tecnologica. I territori dove la filiera automotive è forte stanno adottando indicazioni che riaffermano il principio di non favorire una determinata tecnologia, che poi è l’elettrico a batterie. Questo fronte ha portato a un’apertura verso la revisione della direttiva Fit For 55. «Stiamo lavorando sull'evoluzione di quel documento: cercando di capire tutte le esigenze. Il tema della CO2 va comunque visto in un'ottica complessiva. L'elettrico è a emissioni zero a livello locale, ma se si analizza il ciclo di vita esse aumentano e di parecchio» ha dichiarato Piersandro Trevisan, development advisor del Cluster Lombardo della Mobilità.

 

Stefania Crotta, direttore Ambiente, energia e territorio delle Regione Piemonte ha illustrato le politiche in atto sull'idrogeno nell’area. Il Piemonte è presente sulla filiera completa e ha da poco concluso il bando PNRR sulle Hydrogen Valley: 7 progetti ammessi, 3 progetti finanziati (1 a oggi con copertura parziale). L'importo sull'agevolazione richiesta totale dei progetti ammessi è di 68,5 milioni. La produzione totale attesa dei 3 progetti finanziati è circa 490 tonnellate all'anno. Crotta ha ricordato che la Regione sta studiando un'area dismessa ad Alessandria per la realizzazione di un impianto che abbia un impatto sulla modalità sostenibile. 

 

** Next Generation Mobility 2023 è una manifestazione patrocinata dal Comune di Torino, dalla Città Metropolitana di Torino e dalla Regione Piemonte e con la collaborazione dell’ Unione Industriali di Torino. L’appuntamento è al prossimo anno con la quarta edizione per riunire nuovamente istituzioni, mondo accademico e industriale e fare il punto sullo stato dell’arte in Italia della mobilità e del suo impatto sulla nostra economia, sull’ambiente e sulla società.

ngmobility.it

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