17/12/2013

Porti Napa (alto Adriatico), firmato l’accordo per il piano strategico di sviluppo degli scali

I porti del NAPA, soddisfatti dagli obiettivi infrastrutturali raggiunti e consacrati nel processo di adozione della nuova regolamentazione europea della rete Ten-T e della CEF (Connecting Europe Facility), hanno siglato a Venezia un memorandum of understanding che mette nero su bianco il proprio piano strategico individuando priorità, bisogni e richieste da presentare all’Europa e agli Stati Membri. Il primo obiettivo resta quello di “far sentire la propria voce ed essere pronti a ricoprire il ruolo di nodo fondamentale per la rete infrastrutturale europea". L’agenda strategica del NAPA prevede, infatti, una serie di iniziative concrete che si pongono l’obiettivo di sfruttare al meglio le normative europee e nazionali, per incrementare progressivamente le forme di cooperazione e di efficienza del NAPA. “Un aumento di scala di attività della portualità alto adriatica che, in termini di traffici container, non può essere inferiore al triplicamento della scala di attività attuale (da 2 a 6 milioni di teu) entro il 2030", si legge nel memorandum. “Un obiettivo raggiungibile purché l’Alto Adriatico sfrutti appieno il fatto che l’arco portuale che va da Rijeka a Venezia serve un settore circolare di mercato tutt’attorno tra i 300 e i 500 chilometi che dal mare va da Roma a Sarajevo passando per Milano, Lione, Basilea, Monaco di Baviera, Vienna, Budapest, Lubiana, Zagabria e Belgrado. Una condizione sfruttabile a condizione che si creino le condizioni infrastrutturali e di efficienza che rendano conveniente alle navi oceaniche toccare la portualità alto adriatica orientale (Trieste, Koper, Rijeka) e occidentale (Venezia) e con la possibilità di considerare gli scali come appartenenti ad un sistema multiportuale". Molti i temi da approfondire nei prossimi mesi e sui quali si baserà lo sviluppo concreto degli scali. Il memorandum, infatti, sancisce la condivisione e il sostegno reciproco a tutti i progetti di sviluppo infrastrutturali di ogni porto. Per poter finanziare lo sviluppo, inoltre, i porti si impegneranno a partecipare congiuntamente a progetti di co-finanziamento europeo nella logica di rafforzamento della cooperazione esistente, come peraltro già avvenuto con successo negli anni precedenti con i progetti finanziati dall’Agenzia europea TEN-T. Quanto alle tematiche ambientali il Napa si doterà di un protocollo ambientale di sviluppo compatibile, basato sulle linee guida della “strategia EU2020". Concretamente, si procederà alla creazione di un masterplan sull’uso dell’LNG (gas naturale liquefetto) e in generale sull’uso di carburanti alternativi con l’obiettivo di abbattere le emissioni e contribuire a creare catene logistiche efficienti e sostenibili dal punto di vista ambientale. Per quel che concerne i servizi ICT si continuerà invece sulla strada già intrapresa, grazie al progetto Its Adriatic Multiport Gateway (creazione di un prototipo di piattaforma informatica comune), nell’armonizzazione delle procedure e dei servizi. L’ICT consentirà ai porti di essere completamente connessi tra loro per creare una porta d’accesso efficiente “4 porti e una sola banchina". Verranno anche realizzati nuovi studi e analisi con l’obiettivo di approfondire il potenziale di mercato contendibile, e per definire il corretto posizionamento dei porti del Napa nella catena logistica europea recentemente ridisegnata dall’Ue e che prevede la realizzazione della nuova rete Ten-T entro il 2030. Una politica infrastrutturale che mette assieme nei corridoi Adriatico Baltico e Mediterraneo due radici portuali peri mercati europei. Alla luce dei risultati, i porti si muoveranno congiuntamente per sostenere la loro presenza sui mercati e per trarre ogni vantaggio possibile nell’essere riconosciuti dagli operatori dello shipping quale migliore porta a sud per l’accesso (import/export) ai mercati europei. Infine e’ stato comunicato oggi il co-finanziamento da parte dell’agenzia Ten-T per i porti di Venezia e Capodistria con oltre 1.2 milioni di euro (di cui 532 mila euro per Venezia) nell’ambito del progetto Napadrag per il miglioramento dell’accessibilità nautica dei due scali.
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