03/04/2009

Porti: la Spagna li riforma

La riforma della legge dei porti spagnoli prosegue il suo iter, sebbene gli scioperi abbiano fatto slittare di un mese la presentazione del testo al Parlamento da parte del ministro per lo Sviluppo, Magdalena Álvarez. Le nuove disposizioni fanno chiarezza su alcuni punti della legge precedente (del 2003) che Bruxelles aveva contestato, ma il governo di Madrid è andato oltre, avviando riforma più ampia, che comprende anche un punto - importantissimo - che rafforza l’autonomia finanziaria delle Autorità portuali. Già oggi i porti spagnoli godono di forte autonomia finanziaria, ma i nuovi provvedimenti adatteranno le richieste sulla base delle esigenze di sviluppo e delle spese previste. Le tariffe verranno fissate in leggi di bilancio annuali.  Altro punto importante, l’iimposizione alle imprese terminalistiche dell’assunzione diretta di personale in misura sufficiente a coprire almeno il 25 per cento delle giornate lavorative.
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