30/10/2015

Porti e interporti integrati per vincere la congestione

“Senza interporti le banchine dei porti italiani non potranno sostenere i flussi crescenti delle grandi navi. L’attuale dimensionamento dei terminal portuali italiani, infatti, non basterà a garantire l’efficienza del sistema per la gestione delle nuove grandi navi portacontainer, che prevedono una movimentazione fino a 4.000 teu per toccata". E’ l’allarme lanciato da Matteo Gasparato, presidente Unione degli Interporti Italiani, nel corso di un incontro con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. Durante l’incontro è stato sottolineato che secondo una recente indagine di Ernst e Young il sistema portuale italiano non è pronto a gestire i flussi crescenti di merce e si registrano problemi di congestione persino i grandi porti del nord Europa. “Solo con una sinergia dei porti con il sistema interportuale si potrà sostenere in tempi rapidi ciò che la banchine affronteranno nei prossimi anni. Nel rapporto porto/interporto la retroportualità però non è un concetto esclusivamente geografico, ma funzionale, legato alla presenza di flussi che necessitano di andare all’imbarco utilizzando il treno", ha aggiunto Gasparato. Al Governo gli interporti italiani chiedono di “concentrare le risorse disponibili sul cofinanzimento di opere inserite nel contesto europeo e sui cosiddetti 'colli di bottiglia' nel sistema infrastrutturale e questo per non perdere le opportunità legate alla ripresa economica ed alla crescita sostenibile.
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