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Nonostante il contesto internazionale complesso, il sistema portuale e logistico giuliano tiene il passo. Lo conferma il commissario straordinario dei porti di Trieste e Monfalcone, Vittorio Torbianelli, commentando i dati di chiusura annuale. Il 2024 si chiude con un bilancio positivo: oltre 63 milioni di tonnellate di merce movimentata. Trieste registra 59,54 milioni di tonnellate (+7,14%), trainato dalle rinfuse liquide (+10,64%) con 41,26 milioni di tonnellate. Il settore container, nonostante le difficoltà legate alla crisi del Mar Rosso, chiude stabile (-1,21%) con 841.867 teu, evidenziando una crescita dei container pieni (+4,02%).
Bene anche il comparto ro-ro, con 295.386 unità transitate (-1,07%), mentre le toccate dell’autostrada del mare crescono (+8,08%), passando da 804 a 869 grazie a nuove linee marittime. In aumento anche le merci varie (+1,81%), con 18,16 milioni di tonnellate movimentate.
Si registra invece un forte calo delle rinfuse solide (-72,72%), a causa della flessione nei prodotti metallurgici. In controtendenza, i cereali crescono del 12,99%, segnale di un maggiore interesse dell’industria alimentare per il porto di Trieste.
Sul fronte ferroviario, il sistema giuliano ha movimentato 11.147 treni (-9,94%), penalizzato dai lavori infrastrutturali in Austria, Germania, Repubblica Ceca e Slovenia, oltre che da condizioni meteo avverse in Centro Europa. Tuttavia, l’Interporto di Cervignano mostra un trend positivo (+17,44%).
Monfalcone in sofferenza, ma con segnali di ripresa
Lo scalo di Monfalcone, più esposto agli effetti della crisi geopolitica e alla flessione dell’automotive, chiude il 2024 con una perdita del -6,34% e 3,59 milioni di tonnellate movimentate.
Le rinfuse solide calano del 5%, ma si registra un forte aumento dei cereali (+23,65%) e dei prodotti chimici (+34,45%). Il comparto merci varie perde l’11,43%, mentre il settore automotive crolla del 20,57%, con 86.722 veicoli transitati, complice la tassazione turca e la riconversione dello stabilimento Fiat di Bursa.
Anche il traffico ferroviario a Monfalcone registra una lieve flessione (-2,53%), ma con 1.848 treni movimentati, secondo miglior risultato degli ultimi anni.
Sguardo al 2025: non solo incertezza
Torbianelli guarda al 2025 con cautela: “Fare previsioni in un contesto così turbolento è difficile, ma sappiamo che i prossimi mesi saranno impegnativi”. Le principali sfide riguarderanno la crisi economica tedesca, la riorganizzazione dei servizi marittimi e i lavori sulle reti ferroviarie del retroterra. Nonostante le incertezze, l’impegno congiunto tra pubblico e privato e i continui investimenti nel sistema portuale giuliano lasciano spazio all’ottimismo per il futuro.