22/07/2008

Perché l’asse Radici-Leali sul cargo AZ: lo spiega Milano Finanza

Il dossier Alitalia Cargo sollecita gli appetiti di due industriali lombardi: il bergamasco Nicola Radici, rampollo della nota famiglia di produttori tessili con il pallino della finanza, e il bresciano Alcide Leali, già padre del fenomeno Air Dolomiti, vettore aereo con il quale ha fatto soldi in gran quantità vendendolo al colosso tedesco Lufthansa. E' quanto si legge in un articolo di Milano Finanza, secondo cui l'interesse dei due imprenditori potrebbe anche trovare un punto di contatto che li potrebbe portare a presentarsi compatti ai nastri di partenza della futura gara che Intesa Sanpaolo gestirà all'interno del rilancio di Alitalia. Radici, attivo nel settore con Miniliner e diverse partecipazioni nelle società di gestione di alcuni scali meridionali, ha trovato nel fondo Equinox il partner finanziario per Alitalia Cargo per la quale devono ancora definire il piano d'azione. Le ipotesi allo studio sono il lancio di un fondo da parte di Equinox per avere i capitali necessari e la cordata unica con Leali, pronto tra l'altro a lanciare Alis Aerolinee, di cui Intesa Sanpaolo acquisterà il 30%.  Le ragioni alla base della cordata sarebbero varie. La prima è economica, poiché Alitalia Cargo non costerà poco, nonostante il pesante rosso: 600 milioni di giro d'affari contro i 70 milioni di perdita. Inoltre, unendo le forze si potrà dare una decisa connotazione di italianità al progetto. Un altro fattore è la stima che Radici ha da sempre nei confronti di Leali. Infine, c'e' il fattore industriale: Miniliner gestirebbe il corto raggio, mentre Alis, che avrà aerei Airbus e decollerà da Malpensa, quello a lungo raggio. Potrebbe essere proprio l'interesse reciproco a lavorare sullo scalo lombardo ad accendere la miccia dell'accordo.(22/7/2008)

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