23/07/2012

Partono le spedizioni eccezionali di Geodis Wilson Italia per Shah Gas

Il freight forwarder e parte del fornitore globale di logistica Geodis ha intrapreso le operazioni di spedizione di quattro reattori Absorber verso il sito (AI Husn Gas) Shah Project Site della Abu Dhabi Gas Development Company Ltd, un nuovo campo a 250 km a sud degli Emirati Arabi Uniti, dove verrà costruito uno tra i più importanti impianti per l’estrazione e trattamento del gas naturale. Il primo dei quattro propulsori – ognuno del peso di 1400 tonnellate, che raggiungono i 60 metri di lunghezza e 10 di diametro, tutti costruiti in Italia - è partito da Ortona, in Abruzzo. A questa prima spedizione hanno fatto immediatamente seguito quelle da Monfalcone e da Marghera: l’arrivo alla destinazione finale, in mezzo al deserto degli Emirati, è prevista attorno a fine luglio. L’arco temporale dell’intera operazione è di circa 18 mesi Ai reattori si aggiungono i circa 200 componenti eccezionali in arrivo principalmente da Corea del Sud, Cina e Italia che andranno a costituire le specifiche parti dell’impianto di Shah Gas. In totale, il volume trasportato raggiunge la mastodontica cifra di 300.000 metri cubi: un equivalente a circa 15 navi cargo complete e stivate all’orlo. “Il successo di una spedizione di portata eccezionale come questa deriva dall’attività di alta ingegneria costruita a monte - commenta Biagio Oro, industrial project director di Geodis Wilson Italia - Questo significa pianificare in dettaglio tutte le operazioni di trasporto, come ad esempio la selezione delle navi cargo più idonee, il perfezionamento del contratto con gli armatori, lo studio di fattibilità per individuare i percorsi migliori, la supervisione dello stivaggio dei materiali, la cura delle operazioni di scarico in loco e la logistica del trasporto verso il sito finale". Una volta sbarcati nel porto di Mussafah negli Emirati e sdoganati, i reattori dovranno essere trasportati su speciali carrelli SPMT (Self Propelled Modular Trailer) e affrontare circa 250 chilometri nel torrido deserto mediorientale in cui l’ultimo tratto su tracciati non stradali: ognuno dei carichi eccezionali arriverà a destinazione dopo quasi un mese percorso nel deserto alla velocità di 7-8 km/h per essere assicurato ai responsabili dell’impianto di Shah Gas.
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