13/10/2017

Partito il progetto SECNET per la security portuale

Come migliorare la sicurezza attraverso la tecnologia e le innovazioni procedurali, garantendo l’efficienza e la  sostenibilità dei trasporti in ambito marittimo? Sono alcune delle sfide affrontate dal progetto SECNET "Cooperazione istituzionale transfrontaliera per il rafforzamento della security portuale", co-finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia e lanciato a Trieste con il primo meeting presso la Torre del Lloyd, sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale.



Lo scopo operativo del progetto SECNET

Dal punto di vista operativo, obiettivo di SECNET è quello di dotare i porti di Trieste, Venezia e Capodistria di nuovi strumenti capaci di aumentarne la sicurezza e la coesione, grazie all’utilizzo di soluzioni comuni nella gestione della security, che permetteranno di creare una piattaforma istituzionale transfrontaliera dalle soluzioni tecnologiche innovative. Il tutto condividendo il know-how e le migliori pratiche sia a sostegno della competitività dei tre scali, sia a supporto del miglioramento della connessione e integrazione ai corridoi TEN-T.

 


Coinvolti i porti di Trieste, Venezia e Capodistria

SECNET, che avrà durata di 18 mesi e un budget di circa 1,3 milioni di euro, vede capofila lo scalo triestino e sarà sviluppato in collaborazione con Luka Koper, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, l’Università del Litorale, l’Università degli Studi di Trieste e il Segretariato Esecutivo dell’Iniziativa Centroeuropea (INCE). Dotare le infrastrutture portuali di sistemi di sicurezza all'avanguardia a causa della crescente instabilità geopolitica legata al pericolo di attentati terroristici, sta diventando un tema di massima importanza e attualità. Per questa ragione, gli scali impiegano piani portuali di security, utilizzando sistemi fisici di monitoraggio e vigilanza, e sempre più spesso anche sistemi di cyber security per le minacce derivanti dagli attacchi di tipo informatico. Tuttavia, l’aumento delle misure di sicurezza può causare il ritardo del transito della merce, con conseguente perdita di competitività di un porto. In questo ambito, le moderne tecnologie consentono di ottimizzare la sorveglianza dello scalo, coniugando sistemi di massima tutela con l’efficienza delle operazioni.

 


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