14/02/2014
Si è da poco trovato un accordo preliminare sugli extracosti da 1,6 miliardi di dollari Usa che stavano compromettendo la realizzazione dei lavori di ampliamento del canale di Panama. L’intesa è stata raggiunta dopo negoziati lunghi e faticosi tra
l’Autorità di gestione dell’opera e il consorzio di imprese guidato da Sacyr, nel cui capitale (38%) c’è pure l’italiana
Salini Impregilo. L’accordo stabilisce la ripartizione degli extracosti su lavori che complessivamente superano i 5 miliardi di dollari e soprattutto le complesse garanzie finanziarie e bancarie alla base dell’opera. Viene in questo modo scongiurato un complesso arbitrato internazionale, consentendo la ripresa dei lavori che coinvolgono oltre
10 mila persone e che dovrebbero finire nel 2015.
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