15/06/2015

PAC 2000A Conad cresce (ancora) nel 2014 (+2,8%)

Giro d’affari a 2,567 miliardi di euro (in crescita del 2,8% rispetto al 2013), patrimonio netto consolidato a 517 milioni di euro, utile netto a 66 milioni di euro. Questi i principali dati economici di PAC 2000A Conad presentati nel corso dell’annuale assemblea dei soci tenuta a Caserta. Il 2014 ha registrato l’ennesima flessione dei consumi (-1%) e, per il secondo anno consecutivo, il risultato negativo della grande distribuzione. Nonostante ciò il gruppo si conferma una realtà in costante evoluzione, capace di resistere alla crisi, sviluppare nuovi progetti e promuovere innovazione nel rapporto quotidiano con i clienti. 

I punti di vendita presenti nelle regioni in cui opera con i propri soci imprenditori – Umbria, Lazio, Campania e Calabria – sono 1.123 su una superficie di 635 mila mq: 6 Conad Ipermercato, 59 Conad Superstore, 395 Conad, 307 Conad City, 171 Margherita Conad e 185 discount Todis in cui lavorano, complessivamente, 14.388 addetti, in crescita del 5,7 per cento rispetto al 2013. Un incremento significativo nell’anno che ha registrato un tasso di disoccupazione del 12,7%, il più alto dal 1977 (fonte: Istat). La quota di mercato è cresciuta al 22,6% (fonte: Guida Nielsen Largo Consumo II semestre 2014). PAC 2000A è leader in Umbria, con una quota del 29,7%, nel Lazio (con Conad del Tirreno, 23,3%) e in Calabria (19,4%). In Campania detiene una quota del 18,2% ed è la seconda insegna della regione.

Dietro questi dati ci sono un modello imprenditoriale che si è rivelato vincente in questa fase congiunturale e un sistema di valori radicati e distintivi nel panorama della grande distribuzione nazionale. Tanto che nella classifica 2014 di Mediobanca delle principali società italiane (riferita ai bilanci 2013) il gruppo ha scalato nove posizioni passando al 65esimo posto e occupando il sesto posto in quella dei retailer. Un modello imprenditoriale che promuove lo sviluppo di un’imprenditorialità diffusa, fatta di 910 soci che hanno scelto di associarsi a PAC 2000A e che conoscono dall’interno le comunità in cui operano, al punto di coglierne per primi esigenze e particolarità. “Il risultato che abbiamo ottenuto, pur in uno scenario di perdurante recessione, è frutto dell’impegno di soci e collaboratori, nonché della capacità del gruppo di fare sistema - sottolinea il direttore generale di PAC 2000A Conad Danilo Toppetti - Non dobbiamo tuttavia fermarci, ma guardare oltre e crescere, promuovere nuovo sviluppo, perché i clienti cambieranno di nuovo pelle e il quadro di riferimento si modificherà. Il contributo che diamo al sostegno delle economie regionali è significativo, in termini di nuova occupazione, di investimenti economici e di attenzione al sociale. Il concetto di localismo che abbiamo sviluppato fa sì che gli investimenti in ognuna delle regioni in cui operiamo restino in loco, affinché il surplus sia reinvestito innescando un circolo virtuoso anche nell’indotto". 

I principali indicatori economici del Paese fanno ritenere che la recessione sia alle spalle, ma il periodo di transizione per ritornare a livello ante crisi sarà lungo. Il gruppo si è perciò dato un piano triennale di sviluppo che, al termine, prevede siano superati i 3 miliardi di euro di fatturato. riqualificando la rete di vendita, cogliendo le nuove opportunità che il mercato offre, orientando i punti di vendita verso le preferenze dei clienti (prodotti salutistici, pet food, ampliamento del format parafarmacia, distributori di carburanti…), migliorando l’offerta e incrementando la produttività. “Siamo stati efficaci e efficienti in una fase critica per un numero crescente di famiglie, che ci hanno ripagato con la loro fiducia - fa notare il presidente di PAC 2000A Conad e di Conad Claudio Alibrandi - La nostra leadership è una conquista collettiva che ha alla base soci imprenditori e collaboratori motivati, frutto di un impegno quotidiano e della capacità di trasferire in ogni punto vendita lo spirito di coloro che sanno bene come l’interesse collettivo dia ancora più valore all’impresa locale e al nostro modello cooperativo". 


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