24/07/2014

Ortofrutta, crollano nel 2014 i consumi degli italiani

I consumi di frutta e verdura degli italiani sono crollati di oltre il 30 per cento rispetto agli ultimi 15 anni per un quantitativo che nel 2014 è sceso addirittura ben al di sotto del chilo al giorno per famiglia, un valore inferiore a quelli raccomandati dal Consiglio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. E’ l’allarme lanciato con l’arrivo del grande caldo dalla Coldiretti nel Dossier su “Frutta e verdura dai campi alla tavola nel 2014" presentato in occasione della mobilitazione di migliaia di agricoltori che hanno lasciato le campagne per distribuire gratuitamente nelle piazze e nelle spiagge in tutta Italia duecentomila pesche, susine e altri frutti e realizzare la piùgrande azione educativa mai realizzata sulla frutta nei luoghi della vacanza ( www.coldiretti.it ). Si tratta degli effetti - sottolinea la Coldiretti - della spirale recessiva tra deflazione e consumi che sta mettendo a rischio le imprese e la salute consumatori che gli agricoltori vogliono rompere per dare a tutti la possibilità di consumare la componente più importante della dieta estiva degli italiani, con l’arrivo del caldo, in un Paese come l’Italia che è leader europeo nella produzione. Nel primo semestre del 2014 i consumi di prodotti ortofrutticoli da parte degli italiani sono scesi del 2 per cento allo stesso periodo dell’anno precedente quando complessivamente durante tutto l’anno - continua la Coldiretti - sono stati acquistati poco più di 7,8 milioni di tonnellate di ortofrutta, divise tra 4,2 milioni di tonnellate di frutta e 3,6 milioni di tonnellate di ortaggi. Secondo il rapporto Istat/Cnel 2013 sul benessere in Italia - continua la Coldiretti - solo il 18,4 per cento della popolazione ha consumato quotidianamente almeno quattro porzioni tra frutta, verdura e legumi freschi che garantiscono l’assunzione di elementi fondamentali della dieta come vitamine, minerali e fibre che svolgono una azione protettiva, prevalentemente di tipo antiossidante. Il calo è ancora più preoccupante per bambini e adolescenti con il numero di coloro che mangiano frutta e verdura a ogni pasto è sceso al 35 per cento a fronte del 37 per cento nel 2012, mentre quelli che la mangiano una volta al giorno sono passati al 35 per cento, contro il 39 per cento, e si registra anche un aumento di coloro che non l'assumono o lo fanno un massimo di 2 volte a settimana (31 per cento contro il 24 per cento).
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