10/05/2017

Open Dream, presentato progetto Iuav e Zanardo

L'area ex Pagnossin di Treviso, dopo anni di abbandono e degrado, sta tornando ad assumere un ruolo centrale a Treviso e nella storia imprenditoriale del territorio. L'area, acquistata nel 2015 dalla holding dell'imprenditore veneto Damaso Zanardo, è oggi oggetto di un impegnativo progetto a cui è stato dato il nome Open Dream (http://opendream.it), per il quale Zanardo ha coinvolto l'Università Iuav di Venezia come coordinatore del progetto. Sulla base di questa idea, il team che si è messo al lavoro, composto da architetti, designer, curatori d'arte, pianificatori, selezionati dall'Università Iuav di Venezia e affiancati dai professionisti incaricati da Zanardo, sperimenta nella pratica, e anticipa, le azioni di scambio e collaborazione tra territorio, università e impresa fortemente in linea anche con il piano Industry 4.0. 


Progetto pubblico-privato al servizio del territorio
Centomila metri quadrati, di cui 42 mila di edifici storici: sono questi alcuni dei numeri dell'area industriale dell'ex-Pagnossin, un tempo luogo simbolo della ceramica Made in Italy. Ed è in quest'area che sta nascendo Open Dream: un progetto di riqualificazione di un'area di archeologia industriale che ha, tra le altre, la peculiarità di essere realizzato grazie a una partnership pubblico - privato con l'ambizione di creare benessere e sviluppo per il territorio. Il progetto, congiuntamente all’accordo tra la Zanardo e l’Università IUAV di Venezia, è stato presentato in una conferenza stampa e con una visita ai luoghi dell'Open Dream (area ex Pagnossin, Via Noalese, 94 Treviso) a cui hanno partecipato tra gli altri il sindaco di Treviso Giovanni Manildo, il presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno Mario Pozza, il presidente di Unindustria Treviso Maria Cristina Piovesana, il rettore dell'Università Iuav di Venezia Alberto Ferlenga e l'imprenditore Damaso Zanardo. 


Catalizzatore di imprese, università, centri di ricerche e cultura
"Si tratta - ha dichiarato il rettore Ferlenga- di un vero e proprio progetto di rigenerazione urbana al quale i giovani ricercatori Iuav, lavorando a stretto contatto con Zanardo, stanno dando sostanza progettuale. L'idea è dar vita ad un area che risponda alle primarie esigenze della persona: ravvivando i 5 sensi. L'ambizione è di creare una cittadella nella quale si incontrino food & beverage, ricettività ed eventi con arte e design, dando grande attenzione alle produzioni locali a partire dalla bioagricoltura". Damaso Zanardo ha sottolineato che “Open Dream ha l'ambizione di far diventare questo straordinario patrimonio come l’ex Pagnossin, grazie anche al suo forte legame con il territorio, un luogo catalizzatore di imprese, università, centri di ricerche e di cultura. Un luogo facilmente raggiungibile perché fortemente connesso a livello internazionale grazie alla vicinanza all'aeroporto e che ha un connotato green dato dal collegamento con la ciclabile Treviso Ostiglia". "Ringrazio davvero Damaso Zanardo- ha dichiarato il sindaco Manildo - per la lungimiranza con la quale sta gestendo il futuro di quest'area di rilevanza enorme per la storia industriale del nostro territorio. Un luogo che per anni ha esportato il nome di Treviso nel mondo. Oggi l'ex Pagnossin rappresenta ancora uno snodo fondamentale e sicuramente importante alle porte della città. Ritengo poi ottima la progettazione in sinergia con l'Università: è grazie al sapere, allo studio approfondito dei luoghi e dei contesti in cui si trovano che è possibile gestire al meglio anche le ricadute e i cambiamenti che le novità portano con loro. 



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