05/12/2011

Ok per gli investimenti 2012 nell’immobiliare italiano, parola di JLL

Secondo il dipartimento research di Jones Lang LaSalle (JLL), nonostante i timori per l’attuale situazione finanziaria nell’Eurozona gli investimenti immobiliari in Italia hanno il potenziale per diventare una piattaforma per la crescita nel medio periodo.
Robert Stassen, head of EMEA Capital Markets Research di Jones Lang LaSalle commenta: “Gli investimenti immobiliari in Italia hanno avuto un andamento piuttosto “piatto” fin dal 2007, con un volume medio trimestrale di €1 miliardo. C’è potenziale per un consistente miglioramento nel 2012 e oltre, quando diminuirà il rischio paese e gli investitori dovranno riconsiderare le opportunità. Potremmo anche registrare maggiori investimenti internazionali in Italia, quando la crisi nell’Eurozona diminuirà.” Patrick Parkinson, Managing Director, head of Capital Markets Italy di Jones Lang LaSalle aggiunge: “Mentre i rendimenti dei bond italiani hanno raggiunto picchi simili a quelli di Grecia e Portogallo, i rendimenti prime degli immobili in Italia sono rimasti forti e ben 100 bps al di sopra dei rendimenti di immobili simili in Francia e Svezia. Gli investitori fanno bene a essere cauti, ma ci aspettiamo che si avvicinino sempre più fino a cogliere queste opportunità.” Anche se la spesa dei consumatori è stata debole, i cittadini italiani sono tra i più ricchi del mondo, con un patrimonio netto superiore di otto volte lo stipendio netto (secondo dati della Banca d’Italia). Il debito combinato di governo e famiglie è pari al 170%, rispetto al 240% della Gran Bretagna. Robert Stassen aggiunge: “Abbiamo anche registrato buoni risultati da parte di REITS specializzati in centri commerciali con asset in Italia. Inoltre, i principali sviluppatori di centri commerciali come Westfield ed Eurocommercial stanno investendo nelle città italiane, come Milano e Torino. Con questo scenario, ci aspettiamo che altri nuovi soggetti osservino l’area con maggiore interesse nei prossimi mesi, eventualmente per controbilanciare la liquidità del mercato di Parigi e i volumi in diminuzione in Spagna.”
Share :

Recent Post