20/02/2015

Nuovo logo per Interporto Centro Ingrosso di Pordenone

Apertura verso nuovi mercati, con la sede di Pordenone quale centro servizi di trasporto e logistica da cui partono merci per varie destinazioni in Italia e nel mondo. Ciò è quanto simboleggia il nuovo marchio di Interporto Centro Ingrosso di Pordenone, società che da pochi giorni ha cambiato la sua veste grafica. Un mutamento, quello voluto dai vertici e dal consiglio di amministrazione della Spa, che non è solo strettamente stilistico, ma legata anche alla nuova visione che caratterizzerà in futuro l'attività del polo intermodale. Lo studio, compiuto dalla ditta Main Manicardi&Cecchin di Porcia, tiene conto del nuovo ruolo che Interporto ricopre sia in ambito regionale che all'interno dello scacchiere dei Balcani. Nel restyling del logo, le frecce - che prima erano rivolte verso il centro - ora puntano all'esterno. “Ciò significa - spiega il presidente di Interporto Giuseppe Bortolussi - che non ci focalizziamo più su noi stessi poiché ora la struttura è consolidata. Il passo avanti va nella direzione dell'internazionalizzazione, alla luce delle nuove opportunità che si sono venute a creare: in prima istanza lo scalo merci ferroviario con standard europei, i cui lavori prenderanno avvio a breve. Una scommessa, questa, vinta a livello nazionale; in un periodo in cui si stanno tagliando altre strutture presenti in Italia, lo scalo viene concesso a Pordenone grazie ad un gioco di squadra compiuto dalla Regione e dal mondo imprenditoriale del territorio, a cui si associa la credibilità costruita nel tempo". Ma le frecce che puntano verso l'esterno simboleggiano anche il ruolo di snodo tra il capoluogo del Friuli occidentale e i mercati oltre confine, a partire da quello della ex Jugoslavia. “Interporto Pordenone – prosegue Bortolussi – è ormai un hub intermodale per la logistica integrata. Ne è esempio il fatto che, grazie al Consorzio “Corridoio Italia-Serbia", stiamo aprendo nuove frontiere dei trasporti in cui saremo protagonisti tanto con Belgrado quanto con altre zone dell'Est Europa quali Ungheria e Ucraina. I contatti sono stati avviati; ora stiamo reperendo fondi nell'ambito del programma comunitario Connecting Europe Facility 2014-2020, grazie ad un progetto che ci vede partner insieme alle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, l'Autorità Porto di Venezia, Reti Autostrade del Mare SpA di Roma, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché il Porto ed Interporto di Budapest". La nuova veste grafica – conclude Bortolussi – esprime una nuova mentalità strategica e comunicativa fortemente voluta dal Consiglio di Amministrazione. In una fase di difficile congiuntura economica, stare fermi in attesa che le cose cambino è il peggiore errore che si possa commettere. Il mondo imprenditoriale e le istituzioni ci sono molto vicini e ci spronano a continuare lungo il percorso intrapreso. Noi ci facciamo interpreti di questo cambiamento, nella convinzione che ci sono grandi margini di crescita e sviluppo".
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