29/05/2014

Napoli, il difficile compito di Francesco Karrer

"Sono deluso. Mi sono trovato di fronte qualcosa che somiglia a un piano di quartiere, e ciò rappresenta un controsenso visto che il porto di Napoli, rispetto alla città, ha una pianificazione lineare, con la stazione marittima a ovest e le concessioni a est", queste le parole pronunciate da Francesco Karrer, commissario del porto di Napoli da circa un mese, nel corso di un recente convegno dedicato proprio ai commissari, presenti attualmente in ben 9 autorità portuali su 24. Karrer è stato chiamato per eleborare il piano regolatore dello scalo partenopeo, in quanto quello precedentemente proposto è stato bloccato ad aprile 2013 dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici, a causa della carente valutazione di impatto ambientale e nel rapporto di sicurezza sulla delocalizzazione dei petroli. Ora Karrer dovrà smussarlo e riconsegnarlo al più presto ai Lavori Pubblici per avviare finalmente una programmazione, in mancanza della quale non è possibile fare bandi e gare e neppure lavorare al grande progetto da 154 milioni di euro da spendere entro il 2015. Terminato il Prp, Karrer sarà alle prese con la delicata questione delle concessioni (85 sono scadute tra il 2012 e il 2013, 41 sono in via di rinnovo e riguardano i petroli, 97 risultano scadute in anni precedenti il 2012).
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