Capita, nelle presentazioni alla stampa, di ascoltare termini come “innovazione rivoluzionaria” riferite a nuove realizzazioni, e l’affermazione – di primo acchito - può risultare un po’ enfatica, se non azzardata. Ma se poi si vanno a vedere le caratteristiche sciorinate a suffragio dell’aggettivo espresso - come nel caso in questione - ci si può senz’altro convincere di trovarsi davanti a qualcosa davvero destinato a cambiare i parametri fin qui conosciuti e consolidati nell’ambito del trasporto logistico. Ed è senz’altro il caso del semirimorchio double deck Burgers, presentato nei giorni scorsi a Piacenza da Multitrax, azienda cremonese che ne è importatrice esclusiva per il nostro Paese.
Il modello della casa olandese, leader nel settore della logistica green e del trasporto sostenibile, è stato senza dubbio capace da subito di creare un deciso interesse da parte dei player della logistica e della grande distribuzione. Anzi, a proposito di GDO risulta perfetto mutuare uno degli slogan che più fanno parte della sua storia, sottolineando come questa realizzazione di Burgers si possa definire una sorta di “3x2”.
Il “bestione” in questione vanta infatti capacità contenitive di merce tali da riuscire a far risparmiare un viaggio su tre rispetto ai suoi “concorrenti” fin qui impegnati sulle strade di tutta Europa. Peculiarità resa possibile grazie al suo doppio piano di carico ciascuno con un livello pari a 1,82 metri e alla possibilità di caricare fino a 55 europallet, sfruttando anche lo spazio davanti ai passaruota con rulliere pneumatiche, tanto che il volume di carico risulta il 60% superiore rispetto a quello di un semirimorchio standard.
Questo fatto determina un abbattimento delle emissioni nocive di CO2 pari a circa il 40%, una riduzione del costo chilometrico e anche maggiore redditività, oltre che una decisa diminuzione del traffico veicolare dell’usura dei penumatici e dell’utilizzo di carburante. Già queste si rivelano caratteristiche decisamente orientate a ridurre i danni derivanti dall’impatto ambientale, ma naturalmente le novità non si fermano qui, perché l’aerodinamica - ottimizzata, grazie al sistema V-Spoilers che regola il flusso dell’aria - si traduce in un ulteriore risparmio di C02 calcolato tra il 5% e il 7%.
In più, la versione “full optional” - disponibile anche al noleggio - è equipaggiata con pannello solare IM Efficiency che permette il funzionamento della sponda idraulica senza l’alimentazione della motrice. Tutte caratteristiche che permettono anche alle operazioni di carico e scarico di risultare più green e meno rumorose, specialmente nei contesti urbani. Fra l’altro, proprio rispetto all’operatività in ambito cittadino, il design e la limitata altezza da terra aumentano la sicurezza dei ciclisti senza ricorrere a paracicli, e lo stress del conducente del mezzo ne consegue di parecchio ridimensionato. Ancora, la gamma Burgers presentata nell’occasione comprende modelli a due assi fissi o sterzanti, a tre assi fissi o sterzanti, veicoli per il trasporto isotermico e veicoli racing.
Un impegno complessivo destinato al rispetto dell’ambiente, come ha affermato all’esordio della presentazione l’amministrare delegato di Multitrax Alberto Maggi, è dato dalla decisione aziendale “di diventare Società Benefit e intraprendere il percorso di certificazione B-Corp”, scelta che chiaramente “comporta la volontà di impegnarsi in maniera speciale sul fronte della sostenibilità”, ed è da questo assunto che ha preso il via “la decisione di realizzare la partnership con Burgers Carrosserie per accelerare l’introduzione in Italia di soluzioni di trasporto innovative che vantano un impatto importante a livello di ESG”. Non solo, ha aggiunto Maggi, ma “in accordo con la casa produttrice abbiamo scelto di iniziare a importare i primi veicoli per il trasporto di merce secca, ma siamo pronti a introdurre sul mercato anche la linea frigorifera e quella racing”.
In questo percorso Multitrax ha scelto di affiancarsi ad un partner come LC3 Trasporti, azienda specializzata nel trasporto a temperatura controllata e in quello container da e verso i porti italiani, che delle nuove tecnologie nel campo del trasporto sostenibile vanta la sua expertise primaria visto che opera ormai da 15 anni nel settore dell’autotrasporto utilizzando una flotta di oltre 250 veicoli, di cui il 60% alimentato con carburanti alternativi come il biometano e l'elettrico, sintesi dell’esperienza InBlue, un progetto nato per arrivare ad abbattere completamente il biossido di carbonio emesso.
Insomma, il trasporto su semirimorchio, grazie a Burges in Europa, a Multitrax in Italia e con il supporto di LC3 Trasporti, ha imboccato una strada in grado di trasformare il trasporto su gomma che fino a qualche anno fa era difficile preconizzare come così vicina e futuribile. E a proposito di strada percorsa e da percorrere, c’è da sperare che d’ora in poi se ne faccia sempre di più, naturalmente in modalità assolutamente “pulita” ed ecosostenibile
Multitrax
E' azienda specializzata nello sviluppo di servizi per il settore rimorchi e semirimorchi; opera nel mercato nazionale dal 1996 con quattro divisioni aziendali (vendita, noleggio, ricambi e agricoltura) per introdurre sul mercato italiano soluzioni innovative, facendosi carico del rischio d’investimento e per testare soluzioni ed equipaggiamenti da proporre poi alla clientela. Multuitrax si pone nei confronti degli autotrasportatori come partner grazie ai suoi veicoli commercializzati e al servizio di consulenza e post-vendita. L’azienda è oggi importatrice esclusiva per l’Italia anche dei marchi Feldbinder, Kraker, D-Tec, Burgers Carrosserie e Genmark. Il parco mezzi disponibile per il noleggio comprende 150 semirimorchi divisi in 30 tipologie che coprono gran parte della gamma di prodotti importati per l’Italia.
di Tiziano Marelli