26/09/2012

Movimentazione merci su all'Interporto Campano

Sia la movimentazione dei containers, sia le merci trasportate su ferrovia, che sono il fulcro dell’attività dell’Interporto di Nola, registrano dati incoraggianti con incrementi medi del 15% nel 2011 rispetto al 2010. E anche nei primi mesi del 2012 si registrato dati positivi. Infatti, nei primi 7 mesi del 2012, nonostante la difficile congiuntura, T.I.N. S.p.A. (Terminal Intermodale Nola), la società che gestisce il Terminal container dell’Interporto di Nola, ha registrato un incremento tendenziale del 15% per fatturati e volume. Dati in linea con il 2011 in cui la T.I.N. ha movimentato 1.386 treni e 35.683 container (+14,40% rispetto al 2010). T.I.N., controllata al 100 % da Interporto Campano, che di recente ha rilevato il 30% del Gruppo Gallozzi di Salerno, attualmente lavora con tutte le principali compagnie marittime e offre tutti i servizi logistici di stoccaggio e movimentazione delle merci. All’interno del Terminal Intermodale, che si estende su un’area di 225.000 mq, è presente un recinto di temporanea custodia, ovvero un’area doganale dove vengono custodite le merci di provenienza extra UE in attesa di nazionalizzazione. L’area occupa una superficie di 60.000 mq al cui interno si trovano anche il deposito doganale privato e il deposito IVA. Anche Interporto Servizi Cargo, la società ferroviaria di trasporto merci controllata da Interporto Campano e presieduta da Sergio Russo, nei primi 7 mesi del 2012, nonostante la difficile congiuntura, è cresciuta ancora facendo registrare un incremento tendenziale di circa l’8% del numero di treni operati. Nel corso del 2011 I.S.C. ha fatto circolare 1.230 treni (che sono arrivati a destinazione in perfetto orario nel 92% dei casi), registrando un incremento del 13,7% rispetto al 2010. Nel 2011, ha trasportato 24.500 uti (+27,8% rispetto al 2010), tra casse mobili, container e cisterne e ha avuto un incremento di fatturato del 37% rispetto al 2010, nonostante, soprattutto nella seconda metà dell’anno, gli effetti della crisi si siano fatti sentire su tutto il settore dei trasporti e quindi anche nel mondo dell’intermodalità. L’Interporto di Nola è l’unica piattaforma intermodale in Italia ad avere al suo interno una stazione ferroviaria privata inserita nel PIR (Prospetto Informativo della Rete); ciò ha favorito la creazione, nel 2009, di Interporto Servizi Cargo (I.S.C.), i cui programmi di crescita la vedono posizionarsi tra i principali player italiani nel trasporto privato merci. Oggi l’Interporto Campano è il settimo in Europa (secondo una classifica stilata dall’associazione tedesca che promuove lo sviluppo e la cooperazione tra interporti in Germania); l’unico a possedere – insieme ad una stazione ferroviaria interna – una società di treni merci privata (ISC) che ha collegamenti operativi in Italia ed in Europa. E' posto all’interno di un Distretto che costituisce una filiera perfettamente integrata tra logistica/manipolazione (Interporto), ingrosso (CIS), servizi e dettaglio (Vulcano Buono) che occupa circa 9000 addetti e riunisce 1000 aziende. Il “motore" del Distretto è il CISFI, (società presieduta da Gianni Cacace) che continua a prefigurare progetti di sviluppo.
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