25/03/2008

Mercati: le occasioni della Cina per i filati, in uno studio dell’Ice

Com’è noto la Cina è il più grande produttore ed esportatore di prodotti tessili e abbigliamento del mondo. Nel quadro delle attività svolte a favore della promozione del settore tessile in Cina, l'Ufficio Ice di Shanghai ha realizzato anche quest'anno uno studio sul mercato cinese dei filati. Dall'esame dei dati è risultato che per quanto riguarda il settore, nel 2007 la Cina ha realizzato esportazioni per un valore di oltre 6,7 miliardi di $ Usa (in crescita del 17,9% rispetto al 2006) e importazioni per 4,1 miliardi di $ (in calo del 2,6% rispetto al 2006). Nel 2007 l'Italia si è collocata al decimo posto tra i fornitori di filati, con una quota del 2,2% sul totale e perdendo una posizione rispetto al 2006. I principali concorrenti dell'Italia sono Taiwan, Corea del Sud e Giappone, più competitivi in termini di prezzo. In dettaglio, al primo posto si colloca Taiwan con una quota maggiore del 20%, seguita dal Pakistan con il 15,5%. Al terzo e quarto posto -ma più distaccati in termini di quota- troviamo la Corea del Sud con il 6,8% e il Giappone con il 5%. Davanti all'Italia ci sono poi ancora India, Indonesia, Hong Kong e Thailandia. Se si esaminano i singoli comparti, nel 2007 l'Italia è al primo posto tra i fornitori di filati di lana con una quota del 30,9% e un valore di 59,16 milioni di $, in calo però del 7,5% rispetto al 2006. Tale calo va contestualizzato tuttavia nel calo generale delle importazioni di filati di lana, che si sono contratte con riferimento al totale mondo del 4,8% sul 2006. Dopo l'Italia, ma con quote molto più piccole, si collocano il Giappone, con il 6,9% del totale e in calo rispetto al 2006 del 6,3%, Hong Kong con il 5,1% del totale, in calo del 12,2%, e la Corea del Sud con il 2,1% del totale, in calo del 42,7%. Nel 2007 l'Italia è avanzata di tre posizioni rispetto al 2006 e si è portata al primo posto tra i fornitori di filati di lino. Con una quota del 14,5% del totale, ha incrementato la sua quota di mercato dell'86,5% e del 69,6% in valore con 0,63 milioni di $. Tali risultati sono ancora più significativi essendo stati realizzati mentre le importazioni totali cinesi di filati di lino dal mondo si contraevano del 9,1%. L'Italia ha superato Taiwan, Giappone e Hong Kong, tutti in calo rispettivamente del 27,9%, del 40,8% e del 36,1%. Nel comparto dei filati di seta, infine, nel 2007 l'Italia ha ancora fatto un balzo in avanti di tre posizioni e si è collocata in terza posizione dopo Giappone e Turchia, con una quota del 5%, in crescita di oltre il 50%, e una crescita in valore del 47,3% con 0,48 milioni di $. Anche in questo comparto si registra un calo delle importazioni totali, del 2,1% rispetto al 2006. Il Giappone ha mantenuto il primo posto con una quota del 21,8% del totale e un valore di 2,11 milioni di $, in crescita del 20,4% rispetto al 2006. Al secondo posto la Turchia, con esportazioni verso la Cina di 0,75 milioni di $, una quota del 7,8% in crescita del 9,1% rispetto al 2006. L'Ice è particolarmente attivo nella promozione del settore tessile italiano in Cina, con l'organizzazione del padiglione nazionale alle due edizioni annuali della fiera SpinExpo, a quelle della fiera Intertextile, sia a Shanghai sia a Pechino, e alla fiera Chic di Pechino, tutte accompagnate da importanti eventi collaterali.(25/3/2008)

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