14/03/2012

Logistica immobiliare europea, 2011 ancora crescita

Nel corso dell’anno l’assorbimento di asset logistici superiori ai 5.000 mq in Europa (10.000 in Inghilterra) ha raggiunto il picco di 16.3 milioni di mq, il 12% in più rispetto al 2010 e il 59% in più rispetto alla media decennale. L’attività a livello annuale è aumentata nella maggior parte dei mercati, inclusi quelli di Paesi la cui crescita economica è rimasta schiacciata o addirittura contratta nell’ultima parte dell’anno. E’ quanto ha reso noto la società di consulenza Jones Lang LaSalle all’evento fieristico MIPIM di Cannes. Il maggior incremento del take up a livello annuale si è registrato in Belgio (+121%, anche se la crescita è arrivata da livelli ridotti), Francia (+52%) ed Ungheria (+52%). Un aumento sostanziale è stato anche evidente nei Paesi Bassi (+20%), in Polonia (+28%) e, abbastanza sorprendentemente, in Italia (+26%). Per contro, il take up è diminuito nella Repubblica Ceca (-47%), in Russia (-14%), in Spagna (-5%) e in Inghilterra (-47%), in parte a causa della scarsa disponibilità di spazi moderni nelle location più richieste. “La continua forte domanda da parte degli utilizzatori è stata condizionata da esigenze quali l’ottimizzazione del network e l’outsourcing, così come la robusta domanda generata dall’e-commerce e la considerevole domanda nazionale nei mercati emergenti sia nell’area CEE (Europa Centrale e dell’Est) che in Asia", ha commentato Alexandra Tornow, EMEA Industrial and Logistics Research di Jones Lang LaSalle. L’attività più intensa si è registrata in Germania (31% del totale europeo), dove per la prima volta nel 2011 è stato superato il traguardo dei 5 milioni di mq. L’attività in Francia è accelerata durante la seconda metà dell’anno, con quasi 1.9 milioni di mq assorbiti nell’intero 2011, secondo miglior risultato in Europa. L’Inghilterra, invece, è uscita dalla “top 3" dello scorso anno, con un take up di 1.2 milioni di mq. L’attività è stata ostacolata dalle tetre prospettive di crescita economica e dalla significativa riduzione degli spazi disponibili all’interno di moderni edifici distributivi. Tutto ciò, insieme alla necessità di locazioni lunghe per giustificare nuovi sviluppi built-to-suit, si è tradotto nell’impossibilità di poter sempre soddisfare la domanda. La vivace attività degli utilizzatori ha aiutato la Polonia e la Russia a scalare la classifica dei mq assorbiti nel 2011, rispettivamente con 1.7 milioni e 1.6 milioni. I livelli di take up sono aumentati grazie alla maturazione del mercato distributivo nelle varie regioni, con l’ottimizzazione del network e l’outsourcing in corso e grazie alla domanda nazionale, sostenuta da una robusta crescita economica nell’area CEE e in Russia; probabilmente questo trend manterrà l’attività su livelli positivi nel medio periodo. Lo sviluppo ha continuato ad aumentare durante tutto l’anno, alimentato dalla forte attività degli utilizzatori, con forti volumi built-to-suit condizionati dai pochi spazi moderni disponibili. I volumi completati del 2011 hanno superato i 5.8 milioni di mq, il 18% in più rispetto al 2010, anche se rappresentano solo la metà di quelli registrati durante il picco del 2008. Nonostante l’aumento degli sviluppi, solo tre Paesi hanno registrato nel 2011 volumi superiori alla loro rispettiva media decennale: la Germania (+58%), il Belgio (+28%) e la Francia (+30%). Negli altri Paesi europei, i nuovi completamenti sono rimasti ancora significativamente al di sotto della propria media decennale, con l’eccezione dell’Italia, dove i volumi sono diminuiti in linea con tale media. A gennaio 2012, la maggior parte dei mercati ha ancora registrato pipeline di sviluppi superiori a quelle dell’anno passato; tuttavia, solo Francia, Italia e Polonia hanno osservato pipeline in espansione nella seconda metà del 2011, mentre lo spazio in costruzione è sceso al di sotto del picco trimestrale registrato nel secondo quadrimestre in tutti gli altri mercati.
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