17/10/2014

Logistica e trasporti, Lazio leader

Da un'indagine realizzata dal Censis per conto di Federmanager Roma emerge come ben il 43,9% dei dirigenti del settore dei traporti operanti nella regione abbia avuto una esperienza di formazione o lavoro - più o meno lungo - all'estero. I manager individuano quali problemi più urgenti del sistema dei traporti laziale i ritardi della pubblica amministrazione (48,3%), l'eccessiva invadenza della politica nelle decisioni aziendali (27,6%), la bassa infrastrutturazione del territorio (10,3%), la crisi di alcune grandi aziende (6,9%). Con una quota del 13,6% del totale nazionale, il Lazio è la seconda regione italiana per produzione di valore aggiunto nel settore dei trasporti e del magazzinaggio. Solo la Lombardia fa meglio, detenendo il 16,9%. Seguono Campania (8,7%), Veneto (7,8%), Emilia Romagna (7,1%) e Sicilia (6,1%). Con la crisi, il rallentamento dell'economia ha comportato un ridimensionamento del settore anche nel Lazio. Secondo una stima del Censis, tra il 2007 e il 2013 il valore aggiunto dei trasporti laziali ha subito un arretramento del 3,6% a valori correnti (corrispondente al 23,8% a valori concatenati). Grazie alla presenza di grandi imprese nazionali come Ferrovie dello Stato e Poste, sono localizzate nel Lazio ben 14 delle 54 imprese di trasporto con oltre 1.000 addetti esistenti in Italia, che rappresentano il 76,4% del totale degli occupati nelle grandi imprese logistiche nazionali. L'industria dei trasporti laziali è un comparto decisivo per l'economia regionale, ma risulta altrettanto fondamentale per il sistema-Italia nel suo complesso. Roma è il più importante hub nei collegamenti aerei globali, i collegamenti ferroviari veloci delle Fs hanno modificato in pochissimi anni gli assetti delle connessioni fra le grandi città italiane, le Poste hanno nel tempo adeguato il loro profilo diversificando i loro servizi alla clientela. Ma nel Lazio è presente anche un numero crescente di medie imprese (circa 1.350) e piccole unità produttive (oltre 12.000), un tessuto che per sopravvivere alla iper-competizione ha la necessità di innovare utilizzando anche la grande accumulazione di esperienze professionali esistenti nella regione grazie alla presenza di un consistente numero di dirigenti del settore.
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