21/04/2024

Come fare sostenibilità nella logistica secondo LIUC e Columbus Logistics

Si è recentemente concluso il trittico di appuntamenti organizzati dalla Liuc – l’Università Cattaneo, ateneo privato a carattere manageriale che ha sede a Castellanza, in provincia di Varese – sul tema “Green Transportation: dal dire al fare", workshop incentrati sulla transizione green nel settore logistico. Nel dettaglio, gli incontri – seguiti con grande attenzione da manager aziendali, operatori del settore e studenti dei corsi universitari - si sono tenuti nel giro di pochi mesi: l’esordio è stato venerdì 1° dicembre dello scorso anno  e dedicato alla green supply chain, martedì 5 marzo di quest’anno l’evento è stato invece focalizzato sul green warehousing, mentre martedì 16 aprile l’approfondimento ha riguardato la green transportation.

Come ha voluto sottolineare all’apertura dell’ultimo incontro Fabrizio Dallari, ordinario di Logistica e Supply Chain Management alla LIUC e organizzatore principale degli eventi, “la nostra iniziativa, voluta e sostenuta in ogni componente dei vertici dell’università, si è rivelata occasione di triplice grande importanza nell’ottica di favorire un’analisi approfondita delle situazioni sensibili e particolarmente sentite da tutto il settore della logistica. I rapidi cambiamenti climatici in atto nel mondo impongono una maggiore attenzione verso tutti quegli aspetti che possono contribuire alla decisa riduzione delle negatività proprie del settore, nelle sue diverse declinazioni: imballaggi, magazzini e trasporti. Gli incontri si sono rivelati momenti altamente formativi in grado di rappresentare un’occasione finora unica per capire e analizzare le possibili soluzioni concrete ed efficaci fattive per pensare e costruire una logistica più sostenibile e responsabile”.

A Dallari ha fatto eco Stefano Bianconi, general manager di Columbus Logistics, primo operatore logistico in Italia ad aver raggiunto la carbon neutrality: “La sostenibilità rappresenta una sfida che riguarda molto da vicino il mondo della logistica, un settore particolarmente impattante in termini di rispetto nei riguardi dell’ambiente nel suo complesso, ed è fondamentale che tutte le aziende del settore si impegnino per migliorare una situazione che altrimenti si rivelerebbe insostenibile nel giro di pochi anni. Columbus, realtà da sempre attenta alla sostenibilità, attraverso la collaborazione con il Green Transition Hub perseguito da Liuc vuole contribuire in modo sempre più concreto ad una ‘contaminazione virtuosa’ nel territorio che può comportare decisi miglioramenti, a breve e medio termine”.

Nel corso dell’ultimo capitolo dei tre workshop sono stati affrontati temi chiave del nostro settore attraverso l’illustrazione di alcune case history.  Importanti, in tal senso, i contributi delle esperienze aziendali maturate da alcuni marchi di portata mondiale. Ad esempio, grazie all’esperienza di Procter & Gamble sono state esaminate le tecniche per ridurre le emissioni ottimizzando saturazione e routing. Coca Cola ha presentato le realizzazioni tecnologiche più recenti incentrate sulla distribuzione capillare dei suoi prodotti sempre più rivolta al green. Invece l’intervento di Ikea (chiunque abbia frequentato uno dei suoi magazzini ben conosce l’attenzione riservata all’ambiente della multinazionale svedese, praticamente dalla sua nascita in poi) è stato incentrato sulle positività connesse all’impatto conseguenti all’uso dei veicoli a emissione zero per il trasporto sulle brevi distanze.

La sostenibilità va considerata già a partire dalla selezione e gestione dei fornitori e dalla produzione in outsourcing. Un passaggio, questo, non scontato e posto in evidenza dalla Vibram di Albizzate che ha sottolineato l'importanza di una stretta collaborazione con i fornitori, basata sulla condivisione di obiettivi e standard di sostenibilità, per garantire la profittabilità attraverso pratiche sostenibili. Serve, dunque, un modello di collaborazione tra i vari attori della filiera.

Altra leva di sostenibilità nelle supply chain è l’innovazione, con le aziende chiamate ad adottare nuove strategie per migliorare la redditività, tutelare l'ambiente e garantire la sicurezza delle persone coinvolte. La soluzione messa in campo da Yamamay di Gallarate è informazioni e visibilità a 360 gradi della filiera, dal fornitore al cliente. Serve una collaborazione basata sulla fiducia, una visione comune e obiettivi specifici nella catena di approvvigionamento, sfruttando l'innovazione tecnologica e le modalità avanzate di raccolta ed elaborazione dei dati per ottenere una supply chain sempre più trasparente. 

Grazie agli interventi di Engineering2K e Techbau di Castelletto Ticino sono stati presentati i diversi aspetti nella costruzione di un immobile da destinare ad un magazzino perché sia green: l'utilizzo di materiali ecologici o provenienti dal riciclo/riutilizzo di materiali da demolizione; l'uso di sistemi per la raccolta e il riutilizzo delle acque piovane; l'installazione di impianti di illuminazione a LED e impianti fotovoltaici con batterie di accumulo per ridurre il consumo energico; il collegamento con sistemi di trasporto pubblico o con piste ciclabili. Il tutto prestando attenzione all'ecosistema in cui si inserisce il magazzino e, dunque, prevedendo per esempio la costruzione di corridoi ecologici per la fauna e la piantumazione delle aree esterne con piante autoctone, elementi fondamentali per conseguire le principali certificazioni per la sostenibilità.

E’ stato visto come migliorare le prestazioni dei carrelli elevatori con sistemi di riduzione dei picchi di assorbimento per le ricariche dei carrelli che permettono di abbattere i costi associati alla manutenzione, allungando anche la vita utile dei carrelli. Inoltre, il caso di Brivio&Viganò che ha mostrato come mettere in pratica l'utilizzo di un impianto di refrigerazione ad ammoniaca il cui consumo energetico viene ridotto grazie a un impianto di co-generazione e all'installazione di un impianto fotovoltaico bifacciale che aumenta la produzione di energia elettrica fino al 10%. 

Per concludere, è evidente come nel nostro Paese la strada da percorrere verso una decisa transazione green solida e sicura del settore logistico nel suo complesso sia ancora lunga e tortuosa, ma grazie all’attivismo di realtà universitarie di alto profilo come Liuc forse possiamo immaginarla sempre più pulita e vivibile.

Tiziano Marelli

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