09/03/2017
Nei prossimi giorni parte la call for practice per l’attività di selezione dei criteri emersi in occasione di "Nice to meet you G7!", primo evento organizzato dal ministero con ItaliaCamp, in vista della riunione dei ministri dei trasporti del G7 sotto la presidenza italiana che si terrà a Cagliari il 21 e 22 giugno con la commissaria europea Violeta Bulc e i ministri dei Trasporti di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Usa e Italia. L’obiettivo è stato quello di favorire, in linea con i principi cardine dell'Open Government, un confronto tra istituzioni, cittadini, imprese e università, al fine di individuare i criteri di selezione delle migliori e più innovative pratiche nel campo della mobilità e delle infrastrutture. In quest’ottica i cittadini partner devono essere coinvolti nei processi decisionali e potervi contribuire attivamente. I soggetti interessati a candidare progetti e buone pratiche avranno tempo fino a fine maggio per compilare il modulo di partecipazione disponibile, a breve, sul sito di ItaliaCamp. Un ultimo step del percorso di avvicinamento al G7 prevede infine l’organizzazione del “side event" in occasione del G7 in cui si presenteranno le migliori pratiche.
A fare gli onori di casa Graziano Delrio. Il ministro delle infrastrutture e trasporti ha inaugurato i tavoli tematici sulla sostenibilità, in rapporto alle sue tre declinazioni fondamentali, ambientale, economica e sociale.
Sì dal ministro Delrio a infrastrutture sostenibili e tecnologicamente all'avanguardia
“La vera innovazione di questo G7 sta nell’approccio alle infrastrutture e al loro aspetto sociale. Spesso pensiamo alle infrastrutture come costo e non all'impatto che hanno sulle comunità e sulla vita dei cittadini", ha precisato Delrio, che ha ribadito la necessità di arrivare all’appuntamento di Cagliari con proposte in grado di dare risposte concrete al diritto all’accessibilità e mobilità e a rilanciare lo sviluppo delle aree marginali. "Il concetto di infrastrutture sostenibili non può quindi prescindere da un impiego di tecnologie innovative per migliorare la sicurezza su strada. Sarebbe tra l’altro una potente molla per generare crescita economica. Ormai una scelta obbligata per combattere povertà e disuguaglianze.
Il punto cruciale è riuscire a coniugare la trasformazione digitale con il concetto di infrastrutture “più utili e snelle".
Obiettivo: puntare su un uso condiviso dei mezzi di trasporto
Come? Secondo Ennio Cascetta, responsabile della Struttura strategica e di missione per la programmazione del MIT, i criteri di valutazione delle buone pratiche raccolti dai singoli tavoli dovranno essere coerenti con i nuovi obiettivi e le strategie delle politiche per quanto riguarda le infrastrutture di trasporto. Linee guida che serviranno a disegnare un Paese più collegato all'Europa e al sistema Mediterraneo, favorire connessioni urbane più efficaci e offrire servizi innovativi di mobilità sostenibile mediante l'implementazione e la gestione di servizi orientati ad un uso condiviso dei mezzi di trasporto.
Di “project review" parla in particolare Cascetta riferendosi a parametri di valutazione possibili per trovare progetti capaci di mettere al centro del paradigma sia l'impatto ambientale in senso stretto, sia un minor impatto sociale delle opere. Le infrastrutture sono fondamentali per rafforzare, ha spiegato, quella parte del tessuto economico che è ancora debole. Sul tavolo, però, c'è la sfida più importante, quella della sostenibilità sociale intesa come risorsa per combattere l’esclusione sociale. Perché le opere possono configurarsi socialmente sostenibili soprattutto se mettono tutti i singoli cittadini nella possibilità di essere utilizzate.
L’evento si inserisce nella Settimana dell’Amministrazione Aperta. Sette giorni di iniziative, sia online che dal vivo, dedicate a sviluppare la cultura e la pratica della trasparenza, della partecipazione e dell’accountability sia nelle amministrazioni pubbliche che nella società.
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