12/02/2015
L'Autorità portuale di Taranto ha siglato un contratto con Astaldi (general contractor e promotore di iniziative in project finance; ha realizzato complesse opere ingegneristiche in quasi 70 Paesi), riavviando le attività precedentemente
sospese, al fine di svolgere gli interventi di dragaggio nel rispetto dei tempi previsti.
Con ordinanza n. 561/2015 di ieri, 11 febbraio, il Consiglio di Stato (sezione quarta), esaminate le misure
cautelari richieste dal costituendo RTI Grandi Lavori Fincosit./Jan de Nul
N.V./G.R.L. Cave e Conglomerati (classificatosi al secondo posto della
graduatoria), nell'ambito della "procedura aperta per l 'affidamento dell'appalto di
progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori denominati "Interventi per il
dragaggio di 2,3 Mm3 di sedimenti in area molo polisettoriale per lo realizzazione di
un primo lotto della cassa di colmata funzionale all'ampliamento del V sporgente del
Porto di Taranto ", ha infatti respinto l'appello cautelare.
La decisione del Consiglio di Stato interviene a seguito del decreto monocratico
cautelare dello stesso Consiglio di Stato n. 397/15, che il 26 gennaio scorso aveva
accolto l' istanza di sospensiva.
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