Sono ben 90 i milioni di euro di investimenti che la Commissione Europea e numerosi stakeholder hanno scelto di stanziare in tre progetti destinati al design e alla sperimentazione di mezzi pesanti elettrici e idrogeno per il trasporto delle merci. Se il trasporto di persone ha già (salvo ripensamenti) definito un percorso verso la mobilità ad emissioni zero, il trasporto merci presenta difficoltà maggiori sia per quanto concerne la tecnologia sia per quanto riguarda gli utilizzi. Per questo motivo, la Commissione in collaborazione con 2ZERO, associazione fondata dalla stessa Commissione di cui fanno parte i principali attori del automotive, ha voluto stanziare finanziamenti importanti per promuovere la ricerca sul segmento della logistica più difficile da affrontare: arrivare ad avere mezzi elettrici e idrogeno a 40 tonnellate pronti per le lunghe percorrenze.
I tre progetti denominati Escalate, Empower e ZEFES sono già iniziati e concluderanno la loro azione con il test di prototipi di mezzi elettrici e idrogeno per le lunghe percorrenze nel 2025.
I primi mezzi pesanti stanno da poco entrando sul mercato ma si tratta ad oggi di mezzi adatti al trasporto regionale e con un range dichiarato intorno ai 300 km. Ben altra cosa è immaginare mezzi che possano competere sulle lunghe distanze come mezzi tradizionali in grado di percorrere oltre 1.500 km. Per quanto complessa, la sfida va colta se vogliamo veramente pensare ad una decarbonizzazione del trasporto merci. Certamente sulle lunghe percorrenze l’intermodalità ne farà da padrona ma la merce trasportata cresce di anno in anno e se vediamo i dati di emissioni, la logistica non si è dimostrata in grado di frenare la crescita. Viene da sé che ogni opportunità per la decarbonizzazione va colta.
Quale miglior occasione della fiera di Monaco per presentare i progetti alla Comunità logistica europea? Philippe Froissart, a capo della direzione ricerca per la mobilità in Commissione Europea, ha spiegato come i progetti che la Commissione Europea ha voluto supportare siano progetti sistemici in cui attori come costruttori di veicoli, gestori dell’infrastruttura, università, centri di ricerca, operatori logistici ecc. Sono chiamati in causa a cooperare tra loro per velocizzare lo sviluppo ed il test dei mezzi.
Andrea Condotta, Vice Presidente di 2ZERO e manager di Gruber Logistics, società alto atesina di logistica e trasporti, ha spiegato come in passato la logistica non era chiamata in causa a partecipare a progetti di ricerca e innovazione mentre oggi, una revisione dei processi logistici è necessaria se si vuole realmente prospettare una diffusione di mezzi elettrici e idrogeno.
Tra gli speaker, François-Régis Le Tourneau, Vice presidente di l’Oreal, e presidente di ALICE, associazione che insieme a Gruber Logistics ha organizzato l’evento, ha rimarcato l’importanza di una visione prospettica e non limitata a ciò che sappiamo ora. Se ci bloccassimo oggi facendo la lista delle difficoltà di una tecnologia piuttosto che un’altra questo porterebbe a non investire in nessuna innovazione. Il merito di questo progetti sarà infatti quello di affrontare una strada ad oggi non chiara.