21/11/2011

La ricetta di Gefco per “superare il tutto strada”

L’operatore è intervenuto al recente convegno “Come superare il tuttostrada?”, che si è tenuto presso il Centro Svizzero di Milano, per discutere le misure da adottare per sviluppare il trasporto intermodale delle merci in Europa. Sviluppo delle infrastrutture e innovazione logistica: questi i due ingredienti principali emersi dal convegno organizzato dal Consolato generale di Svizzera a Milano e spiegati da Toni Eder del ministero svizzero dei Trasporti prima e da Raffaele Cattaneo, assessore alle infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, poi.  Ma Gefco, che ha partecipato alla tavola rotonda con il direttore generale Pierre-Jean Lorrain, non si è fermato qui. L’operatore francese ha sottolineato, infatti, come sia fondamentale “fare rete” perché tutti gli attori in gioco facciano un passo in avanti. “Superare il tutto strada è sicuramente una delle nostre sfide principali e non potrebbe essere altrimenti visto che è la stessa Unione Europea che ci chiede scadenze immediate e impegni notevoli, ma non dobbiamo dimenticare che ci deve essere un impegno congiunto”, ha dichiarato Lorrain. Intanto per ridurre il traffico su gomma è necessario migliorare il trasporto ferroviario e ciò è possibile solo grazie a nuovi investimenti in infrastrutture. “Perché, ora come ora, con le caratteristiche dei vagoni e dei binari in Italia, un costo sostenibile sul ferroviario non c’è, almeno sulla media distanza - continua Lorrain – è quindi necessario che le istituzioni si facciano carico di un potenziamento ferroviario, di nuovi accorgimenti legislativi e di una nuova ventata di liberalizzazioni, per avere maggiore flessibilità e costi più accessibili”. La scelta di introdurre misure di liberalizzazione del traffico ferroviario e ottimizzare le infrastrutture esistenti, per esempio, sarebbe un buon punto di partenza, ma da sola non basterebbe. E Gefco sa bene che anche gli operatori logistici devono fare la loro parte. “Dobbiamo essere in prima linea per spostare il traffico merci da strada a ferrovia – ha continuato Lorrain -  E questo è possibile solo grazie a una gestione più razionalizzata dei costi, riorganizzando i processi e limitando il più possibile le inefficienze. Ma gli stimoli devono giungere anche dai nostri clienti, che spesso in passato chiedevano unicamente servizi all’insegna della flessibilità e rapidità. Abbiamo lavorato molto per cambiare tale approccio e per far capire loro l’importanza dell’intermodalità. Oggi questo condizionamento della committenza è minore e sempre più clienti incentivano soluzioni intermodali.  Ovviamente è nostro compito migliorare questo trend per un futuro nei trasporti sempre più sostenibile”.
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