All’Università Liuc di Castellanza si è discusso ad alto livello di sostenibilità e ambiente applicabili alla logistica. Questo, infatti, è stato il tema che nei giorni scorsi ha animato il convegno “Green Logistics: dal dire al fare", organizzato dal Green Transition Hub in collaborazione con Columbus Logistics che si è tenuto nell’aula magna dell’ateneo. L’evento è stato caratterizzato da una grande partecipazione di pubblico, visto che sono stati circa 520 i partecipanti; fra questi – oltre agli esperti e agli studiosi del settore – più di 150 erano studenti, molti dei quali provenienti da istituti superiori della zona. Fra i partecipanti diretti spiccavano anche una ventina di referenti aziendali che fanno parte dell’advisory board del Green Transition Hub della Liuc, oltre che diversi donatori di borse di studio che hanno deciso da tempo di investire sui giovani, attori protagonisti fermamente convinti nei valori trasmessi dalla Luic, realtà universitaria sempre più equiparabile a un esempio virtuoso di lungimiranza che va molto ben oltre i confini della provincia di Varese dove ha sede. L’importante appuntamento ha potuto godere della presenza di manager di società di primo piano come Chef Express, Coca-Cola, Goodman, Grifal, Lucart, CPR, NolPal, P&G, Toyota e World Capital, tutti impegnati nell’illustrare le azioni perseguite a sostegno di una logistica che si vuole caratterizzare in modalità sempre più attenta alle problematiche connesse alla salvaguardia dell’ecosistema.
Obiettivo
dell’incontro era quello di fungere da cassa di risonanza alle numerose
soluzioni - quelle già oggi esistenti e quelle messe in cantiere per il futuro –
rispetto alle quali le aziende possono impegnarsi per una sempre più concreta e
diffusa attenzione nei confronti dell’ambiente. Interventi concreti che, messi
a punto in modalità completa e definita, andranno poi ad implementare un catalogo
permanente - il cosiddetto “green logistic radar" - che verrà messo a
disposizione di tutti coloro che vorranno prenderne atto nella nuova piattaforma
fisico-virtuale del Green Transition Hub, operativa a pieno regime – questo è l’obiettivo
- a partire dall’inizio del prossimo anno.
Quali siano le tracce rispetto alle quali si ritiene possibile intervenire al meglio per ridurre l’impatto ambientale connesso al settore logistico lo ha spiegato all’inizio dell’incontro Fabrizio Dallari, professore ordinario di Logistica e Supply Chain Management alla LIUC: “Non esiste un proiettile in grado di risolvere il problema con un solo colpo, ma occorre agire su quattro fronti: imballi, magazzini, trasporti e organizzazione della supply chain. I cambiamenti climatici che tutti avvertiamo sono tali da farci riflettere sugli impatti attribuibili alla logistica a cui è imputabile l’11% di tutti i gas serra emessi nel nostro pianeta. Per dare un’idea della dimensione dell’enorme portata di questo dato basti sapere che se il settore fosse equiparabile a una nazione si collocherebbe al terzo posto di una immaginaria graduatoria mondiale subito dopo Cina e Stati Uniti"; numeri tali da far venire i brividi a chiunque abbia nel cuore la sorte futura del nostro pianeta.
Comunque le prospettive generali perché l’impegno in favore della sostenibilità logistico-ambientale nell’ultimo periodo si possono definire incoraggianti ed evidenti se, come ha spiegato Martina Farioli, ingegnere assegnista di ricerca della Liuc, è stato acclarato che “rispetto al 2022 il numero di aziende del settore che hanno deciso di sostenere l'impegno per raggiungere obiettivi di sostenibilità è cresciuto del 10%, e questo conferma che la pressione verso l’azione di soluzioni green è sempre più sentita. In particolare, se per le grandi imprese la spinta arriva dal top management e dai mass media, per le piccole e medie imprese a prevalere è la richiesta in tal senso da parte dei clienti. Inoltre, rispetto solo a un anno fa, sempre più aziende stanno misurando le emissioni della propria logistica, specialmente nel campo dei trasporti", e questo è un altro dato che si può senz’altro definire molto incoraggiante.
In chiusura il general manager di Columbus Logistics Stefano Bianconi ha voluto sottolineare come il convegno abbia rappresentato “un momento talmente stimolante da riuscire a mettere in evidenza l'importanza di trasformare le parole in azioni concrete per ridurre l'impatto ambientale nella logistica, quindi possiamo dirci fiduciosi rispetto al fatto che sia possibile continuare su questa strada e portare a compimento un percorso decisamente in fase avanzata di studio e applicazione. Per questo spero continueremo in tanti ad impegnarci per implementare soluzioni sostenibili e a motivare i nostri fornitori, i clienti e anche i nostri competitor per unirci tutti insieme in questo sforzo, convinti come siamo che soltanto la partnership possa rappresentare la chiave per disegnare tutti insieme un futuro finalmente e chiaramente più verde e sostenibile".
di Tiziano Marelli