18/07/2013

La crisi dell'auto trascina in basso anche i ricambi

Secondo i dati diramati da Acea (European automobile manufacturers’ association) a giugno prosegue il trend negativo del settore dell’automobile. Il mese ha infatti registrato un calo del 6,3%, per un totale di 1.175.363 vetture vendute, contro 1.254.022 del 2012. E così nei primi sei mesi 2012 le immatricolazioni sono scese del 6,7%, pari a 6.436.743 unità, finendo per incidere assai negativamente anche sul settore degli accessori per auto, che pure invece dovrebbe avvantaggiarsi dal calo dell’auto (si vendono meno vetture e quelle in circolazione si usurano di più e necessitano di più parti di ricambio). La filiera nazionale dei ricambi auto fattura complessivamente quasi 38 miliardi di euro (dati dell’ Osservatorio sulla filiera autoveicolare italiana realizzata dalla Camera di commercio di Torino, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, la Camera di commercio di Chieti e la Camera di commercio di Modena); dopo un 2011 in cui si era registrata una crescita dei ricavi, nel 2012 tale filiera ha subito una contrazione dei fatturati del 9,2%. Un discorso a parte va fatto però per gli accessori auto dedicati agli smartphone e ai nuovi device mobili, sempre più utilizzati anche a bordo delle vetture. I caricabatteria portatili, per esempio, hanno registrato una crescita a doppia cifra negli ultimi sei mesi, fatto dovuto alla quantità di energia di cui questi nuovi dispositivi necessitano per funzionare.
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